Gli italiani sono bloccati a casa a causa del Coronavirus, ma viene specificato che i genitori possono uscire a passeggiare con i propri figli. Nonostante ciò, non cambiano le regole inerenti agli spostamenti.
Il Ministero degli Interni ha emesso una circolare nella quale si chiariscono le modalità di uscita dalle proprie abitazioni e subito sono partiti gli attacchi da parte di Gallera, assessore al welfare della Lombardia e di De Luca, presidente della regione Campania. Da parte del Viminale è stata emessa un’ulteriore nota di chiarimento, la quale ribadisce che le regole riguardanti gli spostamenti consentiti non cambiano e la circolare è solo un chiarimento interpretativo delle stesse.
I chiarimenti richiesti e la circolare del Viminale
Le interpretazioni delle norme, che riguardano gli spostamenti concessi in tempi di coronavirus, date dalle forze dell’ordine ai cittadini che sono stati sottoposti ai controlli, sono state in alcuni casi contrastanti. Oltre a questo si sono susseguite le richieste di chiarimento per molti casi particolari e il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni, Matteo Piantedosi, con una circolare emessa nel corso del pomeriggio del 31 marzo, ha cercato di fare chiarezza, comunicando che le uscite di casa sono consentite soltanto per alcune ragioni ben identificate come, ad esempio, le passeggiate concesse per le persone anziane, per i disabili e per i genitori che accompagnano nella passeggiata i figli piccoli.
Queste situazioni rientrano nella categoria delle uscite per motivi di salute che, insieme a quelle per motivi di necessità, come fare la spesa, e quelle per motivi di lavoro, sono concesse fin dal primo decreto emesso dal Governo. In questa circolare è stato ribadito che esiste la possibilità per un genitore di portare il figlio minore a passeggiare, restando comunque in prossimità della propria abitazione.
La stessa cosa è possibile anche per i disabili e per le persone anziane. La diffusione della circolare ha avuto immediate ripercussioni con proteste sia da parte di Gallera, che di De Luca e questo ha reso necessario un ulteriore chiarimento che è arrivato sempre da parte del Viminale.
Le norme non cambiano
Il Ministro degli Interni ha ribadito che non ci sono cambiamenti nelle norme contenute del decreto, ricordando che, nel caso dell’uscita dei bambini, il figlio deve essere accompagnato da un solo genitore e che si deve restare in prossimità di casa.
Oltre a questo, parlando delle attività motorie che sono consentite in questo periodo, si è rimarcato ulteriormente che le attività ludiche svolte all’aperto non sono consentite e rimane vietato anche l’accesso ai parchi pubblici delle varie città, così come alle aree gioco. Restano vietati anche gli assembramenti che potrebbero crearsi in base agli spostamenti consentiti e si deve tenere sempre la minima distanza di sicurezza per evitare di incrementare i casi di contagio da coronavirus. In definitiva non esistono variazioni sulle regole e permangono i divieti di spostamento già introdotti dal decreto.
Prima di tornare nuovamente alla normalità, sarà necessario attendere molto tempo; è stato infatti dichiarato dagli esperti che, anche una volta terminata l’emergenza, sarà necessario indossare le mascherine e mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone.