In arrivo nuove misure economiche a sostegno delle famiglie italiane che si trovano in grave difficoltà a causa del Coronavirus. Previsti un reddito di emergenza e dei buoni spesa.
Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi in data sabato 28 marzo, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Gualtieri hanno annunciato nuove misure economiche a favore delle famiglie italiane più in difficoltà. In queste ultime ore si sta discutendo anche sull’erogazione di un reddito di emergenza, per far fronte alle difficoltà economiche degli italiani causate dall’emergenza Coronavirus, con l’allargamento della platea dei beneficiari dell’attuale bonus da 600 euro previsto per i lavoratori autonomi e con Partita Iva. Secondo le indiscrezioni del Messaggero, l’assegno potrebbe aumentare fino a 800 euro.
Reddito di emergenza
Il reddito di emergenza dovrebbe arrivare ad aprile, stando alle ultime indiscrezioni del Corriere della Sera, con una platea di beneficiari composta da precari, disoccupati, irregolari, badanti, colf, baby sitter, fast jobs e intermittenti. I fast jobs hanno per oggetto i lavoratori che sottoscrivono contratti della durata di una settimana o di un mese. Dovrebbero inoltre beneficiare del reddito di emergenza anche le persone che non ricevono più sussidi, vale a dire la Dis-coll e la Naspi.
Nel fine settimana è intanto arrivata un’importante novità per tutti gli autonomi e i professionisti iscritti regolarmente alle casse di previdenza privata. Infatti, grazie all’ultimo decreto firmato dal ministro Gualtieri e dal ministro del Lavoro Catalfo, i professionisti potranno richiedere, a partire dal 1° aprile, il bonus da 600 euro alla propria cassa di previdenza, a patto di non aver superato la soglia dei 35.000 euro come reddito complessivo nell’anno di imposta 2018.
Buoni spesa
Un’altra misura annunciata durante la conferenza stampa di sabato è quella inerente ai buoni spesa. Lo Stato destinerà risorse per un valore di 400 milioni di euro al fine di aiutare le famiglie più in difficoltà per l’acquisto dei generi alimentari tramite dei buoni spesa.
Il provvedimento si è reso necessario per evitare il ripetersi delle scene di guerriglia riprese nei giorni scorsi nelle regioni del Sud Italia, dove alcuni supermercati sono stati presi d’assalto a causa delle criticità provocate dal Coronavirus.
Il fondo da 400 milioni di euro sarà destinato agli 8.000 comuni italiani, sulla base del numero di abitanti e gli indici di povertà dei territori. Secondo le stime della Coldiretti, citate dal Corriere, le tre regioni dove si concentrano più indigenti sono Campania, Sicilia e Calabria. Secondo le prime indiscrezioni, ogni Comune dovrà stilare una lista di supermercati convenzionati e un numero di telefono a cui i cittadini dovranno rivolgersi per richiedere i buoni spesa. Quest’ultimi dovrebbero avere un valore compreso tra i 25 e i 50 euro.