Sempre molte più aziende si stanno adoperando per cercare di bloccare il contagio dovuto alla pandemia da coronavirus. Tra queste troviamo anche la joint venture Cy4Gate che ha elaborato un software in grado di permettere ai sistemi sanitari nazionali di gestire l’emergenza Coronavirus in maniera più efficace.
Come funziona il software e perché potrebbe rivelarsi un’arma preziosa contro l’epidemia?
Dalla fusione di alcune expertise è nato un software in grado di mappare l’andamento dell’infezione, allo scopo di consentire il perfezionamento di determinate strategie di contenimento. Il suo nome è Hits (Human Interaction Tracking System) ed è stato realizzato da una joint venture formata dal gruppo Elettronica e dall’azienda Expert System. La prima è specializzata nello sviluppo di sistemi di sorveglianza altamente tecnologici, mentre la seconda in sistemi di calcolo complessi e intelligenza artificiale.
Ma come funziona Hits e in che modo può aiutarci? Questa piattaforma è in grado di aggregare ed elaborare informazioni relative alla geo-localizzazione provenienti dai dispositivi mobili: consente quindi di individuare potenziali focolai d’infezione e tracciare la diffusione di quelli già noti. I dati, messi a disposizione dai pazienti positivi, garantiscono la tracciatura di ogni spostamento, a partire dalle 4 settimane precedenti il contagio. Incrociando tutte le informazioni disponibili, sarà possibile individuare eventuali aree ad alto rischio.
L’algoritmo al servizio della Sanità
L’algoritmo realizzato in collaborazione dalle due aziende può realmente contribuire ad anticipare il virus e a contenerlo, consentendo al governo di assumere decisioni proficue. Per far sì che Hits risulti efficace nella lotta al virus è fondamentale la collaborazione di ogni cittadino, che dovrà permettere al software di memorizzare tutti i suoi movimenti, tracciati tramite GPS, punti d’accesso Wi-Fi e celle telefoniche. I dati raccolti vengono conservati sul telefono e qualora l’utente dovesse risultare positivo, a quel punto potrà autorizzare l’accesso alle informazioni.
L’utilizzatore della piattaforma, pertanto, deve dare il suo consenso all’uso dei dati i quali, una volta finita l’emergenza, verranno eliminati definitivamente. La stessa situazione d’emergenza farebbe in modo da superare il problema della privacy, esattamente com’è avvenuto anche in Corea del Sud, Paese nel quale l’espansione del virus è stata limitata con successo proprio grazie a questo genere di applicazioni. Nel frattempo, la joint venture Cy4Gate ha deciso di mettere a disposizione la sua applicazione a titolo gratuito. Un’iniziativa lodevole che speriamo venga applicata il prima possibile.