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Covid-19, fase 2: sarà possibile andare nelle seconde case?

Per il momento sembrerebbe che nella prima tappa della fase 2 non sia ancora possibile recarsi nelle seconde case. Sarà possibile solo in alcuni casi previsti.

Per il momento sembrerebbe che nella prima tappa della fase 2 non sia ancora possibile recarsi nelle seconde case. In questo caso infatti tutto è rimasto come nella fase 1. Ecco i dettagli.

Al via la fase 2: possibilità di vedere i propri congiunti ma nessun accenno alle seconde case

Dal prossimo lunedì 4 maggio scatta la cosiddetta fase 2 delle misure che il governo italiano ha intrapreso per contrastare la pandemia da coronavirus. L’annuncio è arrivato direttamente dal premier Giuseppe Conte con una lunga conferenza stampa proposta nella serata di domenica 26 aprile. Secondo quanto evidenziato dal primo ministro e riportato ovviamente nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, non ci sono grandissime novità per quanto riguarda i comportamenti da tenere durante questo periodo in cui la principale parola d’ordine è quella di gestire la convivenza con il virus.

Sono state riaperte tantissime attività alcune delle quali possono soltanto mettere a disposizione i propri prodotti attraverso la consegna a domicilio e soprattutto si è permesso agli italiani di poter far visita ai propri congiunti per poi ritornare presso l’abitazione di residenza. Inoltre, si è anche parlato e si è introdotta la possibilità per tutti gli italiani di poter tornare presso la propria abitazione di residenza anche nel caso in cui questa si trovi al di fuori dei confini regionali. Invece, non c’è stato alcun accenno alla possibilità per gli italiani di poter andare nelle proprie seconde case magari per spezzare un po’ la monotonia di questi interminabili giorni e settimane di quarantena.

Possibilità di raggiungere le seconde case soltanto in caso di necessità, di lavoro oppure per problemi di salute

Il Ministro Giuseppe Conte nella conferenza stampa con cui ha annunciato l’entrata del paese nella cosiddetta fase 2, non ha fatto alcun accenno alla possibilità di potersi recare presso la propria seconda casa. Probabilmente, tantissimi italiani avranno pianificato la possibilità di trascorrere qualche giorno nelle seconde case magari regalandosi un piccolo soggiorno al mare o magari in montagna oppure in campagna. Almeno per questa seconda fase, tale intendimento dovrà essere messo da parte in quanto tutto è rimasto come nella prima fase.

In particolare, si potrà raggiungere la propria seconda abitazione e poi far ritorno alla casa di residenza soltanto se ci siano situazioni di necessità, di lavoro oppure di salute. Ad esempio, si può andare nella propria seconda casa nel caso in cui ci sia palesato un guasto che richiede un supporto momentaneo per la sua risoluzione oppure si debbano recuperare oggetti o magari farmaci indispensabili per le proprie esigenze. Per quelli che non dovessero rispettare queste regole, si potrà incappare in multe piuttosto salate che vanno da un minimo di 400 euro fino ad un massimo di 3000 euro.

Leggi anche Fase 2: ecco il calendario delle riaperture delle attività.

9 risposte su “Covid-19, fase 2: sarà possibile andare nelle seconde case?”

Proprietario di terreno coltivaz. Olive, e olio, recintato, altra regione confinante, necessità di coltivazione e cura equide presente con codice stalla in loco, no seconda casa. Mia permanenza in loco garantita da auto suv attrezzata x sostare e dormire ivi. Necessità raggiungere il posto descritto, possibile?

tornare nelle seconde case??? penso si tratti di un diritto sacrosanto !! Quello che invece mi preoccupa è lo stato di abbandono per diversi mesi: abbandono che produce effetti devastanti e la necessità di ristrutturazioni o peggio ancora l’intrusione di soggetti “indesiderati” Vorrei fare una proposta: stipulare “contratti vacanza” non dovrebbe essere difficile: tutti abbiamo numerosi contatti, non solo lavorativi; si otterrebbero due risultati: un po’ di soldini per pagarsi le ristrutturazioni e l’opportunità di scaglionare le ferie … eviteremmo così gli assembramenti agostani, con il rischio a cui andremo nuovamente incontro se non cambiamo abitudini. Pensiamoci e scopriamo “finalmente” quante meraviglie ci offre il nostro Paese, meraviglie che andiamo cercando in lungo e in largo per il Pianeta, con le drammatiche emissioni di CO2 prodotte soprattutto dagli aerei! Molto meglio il treno, magari non troppo veloce, per osservare i paesaggi e scoprire nuovi orizzonti.
Per la nostra posizione geografica abbiamo un clima favorevole, che ci invidiano tutti ma proprio tutti i “nordici”

Pongo un quesito sulla mia situazione sperando di poter avere una risposta che mi chiarisca il da farsi:
Abito in Lombardia nell’Hinterland di Milano da ca 50 anni, con la moglie in una casa di mia proprietà. Qui sono domiciliato, ho lavorato fina allo scorso anno, ora sono in pensione, qui pago le tasse, ho l’assistenza sanitaria ecc..
Ho una casa in proprietà in Sardegna dove vi ho anche la residenza, mentre mia moglie è residente qui in Lombardia a casa nostra dove siamo domiciliati.
Da quando sono in pensione abbiamo deciso di fare i mesi estivi in Sardegna a casa nostra, dove io ho la residenza, e i restanti mesi qui in Lombardia a casa nostra, dove mia moglie ha la residenza. Ora il quesito che pongo è questo: Con gli adempimenti e gli obblighi previsti da questo DCPM (fase 2), posso andare con mia moglie a casa mia in Sardegna? Il ns programma prevedeva dai primi di giugno a tutto ottobre. Così vorremmo fare.
Tra l’altro questo anno devo procedere a rifare l’impianto dell’acqua in casa, in quanto deteriorato con delle perdite ecc. oltre al ripristino del bagno ammalorato proprio da una perdita.
Vorrei capire meglio se possibile il ns programma. Grazie e distinti saluti.

Gerolamo Sulas

Se lei ha compreso il mistero della SS TRINITA? non ha , al pari, difficoltà a comprendere i misteri delle cose che delibera questo governo . In alternativa può chiederlo alla SETTIMANA ENIMGHISTICA .

Di solito, essendo in pensione, vado al mio paese dove ho la seconda casa, dal mese di maggio al mese di ottobre.
Quello che mi risulta strano è che si può andare e venire tra una regione e l’altra per pochi giorni mettendo sì a rischio tutti mentre chi ci va per mesi per cui si può benissimo prevedere un periodo di quarantena non è contemplato.
Come si può far conoscere il mio caso che certamente non sarà l’unico per poter avere una risposta esaustiva?
E poi oggi si diceva al tg che i treni da milano a napoli sono già tutti pieni per il 4 maggio. Sono tutti per cause di lavoro o salute?
Sono curiosa di sapere quale giustificazione addurranno ……saranno tutti in buona fede o sono sempre i più ligi a rimetterci?

una mail, quella di Francesca, ben formulata, non piena di insulti gratuiti come quella che segue (di Paolo) e soprattutto che espone un problema più che legittimo.
Personalmente, sono più che favorevole a consentire a Francesca di recarsi nella sua casa al sud per diversi mesi, facendo anche la quarantena, però bisogna vedere cosa ne pensano i cittadini della regione “sudista” in cui si recherà.
Mi chiedevo però una cosa: considerati i disastri combinati da quella che il primario delle malattie infettive di Cremona, dr. Pan, chiama “schifezza” perché non ha mai visto un virus così spietato e malvagio, sarebbe un sacrificio davvero così grande chiedere alla gentile sig.a Francesca – e a quanti rientrano nel suo caso – di rinviare per un mese il suo più che legittimo e meritato soggiorno in altra regione ?
Sta alla coscienza di ognuno darsi la risposta più adeguata.
Cordialmente.
Antonio

Data la destinazione non è difficile comprendere quale sia la giustificazione .

“Ad esempio, si può andare nella propria seconda casa nel caso in cui ci sia palesato un guasto che richiede un supporto momentaneo per la sua risoluzione”
Questa frase rivela tutta l’ignoranza di chi ha la pretesa di governare questo paese: soprattutto chi, come me ha una seconda casa in alta montagna dove vi sono forti escursioni termiche, la verifiche dell’impianto idraulico e termico vanno prima che si verifichi un guasto, nel caso di abitazioni di montagna si fanno verso Pasqua.
Che queste cose non le sappia u avvocaticchio prestato alla politica passi ma che non le sappiano i sui cosiddetti tecnici è il colmo.

L’avvocaticchio è pugliese . Cosa vuole che sappia dei problemi delle case delle montagna del nord .

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