L’emergenza nazionale per il Coronavirus, oltre che dal punto di vista sanitario, crea problemi anche per le attività produttive e per il turismo.
Uno dei vari problemi da affrontare è quello che riguarda i voli aerei che sono stati cancellati e per i quali i viaggiatori intendono chiedere il rimborso. Vediamo nello specifico cosa prevede la normativa per la richiesta di rimborso in questa particolare situazione di emergenza.
La possibilità di ottenere il rimborso
Nelle misure che sono state approvate dal Governo italiano, sono previste anche quelle a tutela dei viaggiatori, non solo per i voli aerei ma anche per le prenotazioni che erano state effettuate negli alberghi ed altre strutture ricettive, oltre che per i viaggi in treno. Anche la Federconsumatori si è attivata ed ha reso noto un vademecum nel quale è spiegato come procedere quando i viaggiatori desiderano ottenere un risarcimento.
Secondo quanto indicato dalle note emesse dal Governo, che sono ora valide per l’intero territorio italiano, possono richiedere il rimborso le persone che hanno effettuato la prenotazione sia con partenza dalle aree di contagio che con destinazione nelle stesse, oltre che le persone che hanno prenotato viaggi per l’estero che hanno vietato l’accesso ai viaggiatori provenienti dai paesi in cui è diffuso il Coronavirus.
Oltre al rimborso, è possibile anche la sua sostituzione, previo accordo tra le parti, con un voucher che abbia un valore almeno pari a quello del rimborso. Per ottenere il rimborso del volo, i viaggiatori devono presentare la relativa documentazione, compreso il titolo di viaggio ed è necessario presentare la domanda entro 30 giorni dalla data di partenza del volo.
La norma che tutela i viaggiatori
Questa norma è entrata in vigore lo scorso 23 febbraio ed è valida, salvo modifiche, fino al 2 maggio. Nel caso in cui fosse cancellata anche solo una “tratta” del viaggio, in accordo al Regolamento Europeo 261 promulgato nel 2004, i richiedenti hanno diritto ad un rimborso dell’intero importo del biglietto.
L’Enac, autorità che dirige il settore aereo ha ulteriormente chiarito che a causa della situazione legata al contagio da Coronavirus, i passeggeri hanno il diritto di ottenere un risarcimento completo del prezzo pagato. Nella domanda di rimborso da inoltrare alla compagnia aerea, è necessario fare un riferimento al provvedimento che attua la restrizione. Nel caso in cui la compagnia aerea opponesse un rifiuto, i passeggeri possono tutelarsi anche per via legale. Alcune compagnie, come Alitalia, hanno già contattato i passeggeri per informarli di questa possibilità.