Il nodo delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid continua ad essere difficile da sbrogliare e proprio per questo motivo i presidenti di Regione spingono per il ripristino degli spostamenti tra territori, fino al 30 aprile ancora vietati, e per le riaperture.
Riapertura di cinema, teatri e palestre, consentire gli spostamenti, riapertura di pizzerie, pub e ristoranti: anche se il Covid non è divenuto un brutto ricordo i presidenti delle Regioni chiedono a gran voce di poter riaprire dato che l’economia italiana si ritrova in ginocchio.
Covid: le richieste avanzate dalle Regioni
Maggio potrebbe essere il mese della ripartenza? Il cronoprogramma delle riaperture di ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre e delle tante altre attività che da mesi soffrono una crisi senza precedenti, dovrebbe iniziare a prendere forma già questa settimana. Si terrà oggi la cabina di regia tra il premier e le forze di maggioranza per trovare un punto d’incontro fra i “rigoristi” (centrosinistra) e gli “aperturisti” (centrodestra). Il premier per decidere guarderà gli ultimi dati su contagi, ricoveri, decessi e vaccinazioni.
Sul tavolo del vertice odierno governo-regioni ci saranno le proposte dei governatori, che spingono per riaprire i ristoranti a pranzo e a cena con regole molto stringenti al chiuso e maggiore libertà all’aperto.
Le Regioni spingono anche per il ripristino degli spostamenti tra territori, fino al 30 aprile ancora vietati.
Covid: le regole proposte dalle Regioni per ristoranti e palestre
Per i ristoranti, duramente colpiti dalla pandemia da Covid, si prevede di privilegiare la prenotazione, assicurare i 2 metri di distanza tra i clienti al chiuso e almeno 1 metro all’aperto. Si conferma l’obbligo di mascherina per i clienti quando non sono seduti e l’invito a usare menù digitali.
Nelle palestre vanno assicurati due metri di distanza sia tra chi fa attività fisica, sia dentro gli spogliatoi, mentre nelle piscine la densità di affollamento in vasca si calcola assicurando almeno 7 metri quadri di superficie d’acqua a persona.
Per gli spettacoli: un metro di distanza (2 senza mascherine) e prenotazione. È stato lo stesso ministro della Cultura Dario Franceschini a inviare al Comitato tecnico scientifico in cui chiede di aumentare i posti a sedere, con un pubblico “raddoppiato” rispetto alle regole adesso in vigore: fino a 500 persone al chiuso e 1000 all’aperto.
Covid: Il mondo dello spettacolo vuole ritornare ‘live’
Dopo che il governo ha dato il via libera per il ritorno del pubblico allo stadio Olimpico l’11 giugno per la gara d’esordio dell’Italia agli Europei contro la Turchia, si sono moltiplicate le richieste di apertura dei tanti settori (dal teatro alla musica live) chiusi ormai da un anno.
Le proteste di ristoratori e partite Iva sono state seguite da quelle di attori e maestranze dello spettacolo che hanno occupato il Globe Theater di Roma.
«Se aprono gli stadi per il calcio, le stesse regole dovranno valere per i concerti» ha ammesso il ministro della Cultura Franceschini, incalzato dalle associazioni di categoria in rivolta, dai discografici della Fimi ai tanti comparti rappresentati dall’Agis.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/cameriere-caff%C3%A8-maschera-covid-19-5513560/
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