La situazione Covid in Italia continua a peggiorare, e con i contagi in aumento diverse regioni si trovano in zona rossa. Entrano in vigore proprio oggi le nuove classificazioni in base alle fasce di rischio.
In rosso ci sono Campania, Basilicata, Emilia Romagna e Molise; Lombardia e Piemonte arancione scuro per ordinanze regionali. La Sardegna rimane l’unica zona bianca. Ecco le restrizioni nei diversi territori, in base al nuovo Dpcm valido dal 6 marzo.
A partire da oggi, lunedì 8 marzo entrano in vigore i nuovi colori delle regioni. Nei giorni scorsi, in seguito al monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute sulla situazione covid in Italia, il ministro Roberto Speranza ha firmato le ordinanze sulle nuove fasce di rischio. Ecco i colori di tutte le regioni e, in base al nuovo Dpcm, cosa si può fare e non fare nei diversi territori.
Covid: le zone arancioni d’Italia e le regole da seguire.
L’ Abruzzo rimane in arancione (con aree rosse): gli spostamenti sono consentiti solo nel comune, vietati quelli notturni dalle 22 alle 5. Nel comune consentite visite ad amici e parenti, una volta al giorno in massimo 2 persone .La consumazione in bar e ristoranti è vietata all’interno e nelle vicinanze dei locali, asporto consentito dalle 5 alle 22 (fino alle 18 per bar). Consegna a domicilio senza limiti di orario. Negozi al dettaglio aperti, centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine.
Stesse situazioni e stessi divieti per Friuli-Venezia Giulia, Lombardia. Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Veneto.
Covid e zone rosse: le regioni con il maggior numero di contagi
La Basilicata rimane zona rossa: è consentito spostarsi, anche nel comune, solo per “comprovate esigenze” (lavoro, salute, emergenza). Rimangono limitazioni dalle 22 alle 5. Vietati spostamenti verso altre case private. Chiusi negozi, tranne rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e altri servizi come ferramenta, ottici, negozi di informatica. Chiusi parrucchieri e barbieri. Bar e ristoranti chiusi: consentito asporto (18 bar, 22 ristoranti) e consegne. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Sospese lezioni in presenza.
In zona rossa vi sono anche: Campania, Emilia-Romagna, Molise.
Le regioni in rosso sono ovviamente le regioni all’interno della quale è stato registrato il maggior numero di contagi da Covid e nella maggior parte dei casi si tratta di varianti Covid.
Covid: le regioni gialle e le limitazioni
Il Lazio resta gialla: ci si può muovere liberamente nella regione dalle 5 alle 22. Consentito spostarsi verso una casa privata abitata una volta al giorno, per massimo 2 persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (esclusi under14 o disabili). Dopo le 22 si può circolare solo per “comprovate esigenze”. Aperti fino alle 18 bar e ristoranti: poi asporto fino alle 22 (non per i bar) e consegna sempre. Negozi aperti, centri commerciali chiusi in festivi e prefestivi. Aperti musei in settimana. Palestre, piscine chiuse. Spirlì chiude scuole dall’8 al 21 marzo.
In fascia gialla anche Calabria, Liguria, Puglia, Sicilia e Valle D’Aosta.
Sardegna: l’unica zona bianca d’Italia
La Sardegna si conferma l’unica zona bianca d’Italia. In Sardegna, dato il ridotto numero di contagi decadono i divieti delle altre zone, compresa la chiusura notturna. Nonostante ciò, l’isola sceglie la linea della prudenza: ristoranti aperti fino alle 23, bar fino alle 21 e stop agli spostamenti dalle 23.30 alle 5. Possono riaprire palestre, scuole di danza (senza contatto), centri commerciali il sabato e la domenica, musei e luoghi della cultura. Aperte tutte le scuole, anche se il governatore, attraverso un’ordinanza, mantiene misure restrittive per le superiori: ritorno in classe dall’attuale 50 a un massimo di 75%.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/vaccino-mappa-del-mondo-europa-5755081/
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