Da oggi sono 13 le Regioni italiane in zona bianca. Si allentano le restrizioni, ma restano regole da seguire. Ecco cosa cambia.
Sono oltre 40 milioni gli italiani da oggi in zona bianca. Altre 5 regioni e una provincia autonoma, infatti, cambiano colore: Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Trento. Si allentano dunque le restrizioni con lo stop al coprifuoco, bar e ristoranti aperti, e consumazioni senza limiti orari, ma restano comunque regole da seguire.
Vediamo quali.
Zona bianca: cosa cambia
Sono 13 in tutto le regioni che al momento sono state collocate in zona bianca, ossia nella fascia più bassa di rischio Covid. Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia e provincia autonoma di Trento, da oggi, vanno infatti ad aggiungersi ad Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto.
La zona bianca si traduce in uno stop al coprifuoco, quindi al divieto di circolazione dalle 24 alle 5; nella riapertura di bar e attività di ristorazione con la possibilità di consumare cibi e bevande anche al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, purchè avvengano nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Inoltre, è permesso spostarsi senza limiti verso località in zona bianca e verso località in zona gialla senza dover giustificare il motivo dello spostamento, ma nel rispetto delle norme vigenti in quella determinata area.
Sarà poi possibile fare matrimoni e feste, ma con il green pass (certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid oppure l’aver effettuato un tampone negativo nelle ultime 48 ore). Al ristorante bisognerà inoltre rispettare il limite massimo di 6 persone al tavolo al chiuso: “Il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di 6 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”. Il passaggio in zona bianca comporta poi la riapertura anticipata per piscine e centri benessere e termali al chiuso, parchi tematici, parchi divertimento permanenti o itineranti, sale gioco, centri sociali e culturali. In zona gialla, a seconda dell’attività, la loro apertura è prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio.
“Spero che il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. L’obiettivo resta quello di raggiungere quota zero morti con l’avanzare della campagna vaccinale, che attualmente resta l’unica arma per combattere la pandemia.
Discoteche e feste in casa
Nonostante l’allentamento delle restrizioni, anche in zona bianca restano vietate le feste in casa e non riaprono le piste da ballo (“restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso”). In pratica, come stabilito dall’ultimo decreto, le discoteche potranno riaprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, resta vietato ballare in pista.
Obbligo di mascherine e distanza di sicurezza
Il passaggio in zona bianca comporta un allentamento delle restrizioni, ma non deve tradursi in un mancato rispetto delle regole di base per la prevenzione del virus. Bisognerà infatti continuare ad indossare la mascherina, sia all’aperto, sia al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, a rispettare le distanze di sicurezza e a lavare spesso le mani.
Inoltre, è chiaramente vietato uscire di casa se si è sottoposti all’isolamento, in quanto risultati positivi al virus, o alla quarantena precauzionale in caso di contatto con persona positiva al Covid.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/coronavirus-virus-maschera-corona-4914026/
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