I contagi da Covid in Italia sembrano essere ‘sotto controllo’ e proprio per questo motivo dopo la zona rossa nazionale attivata durante le festività pasquali alcune regioni nei prossimi giorni cambieranno colore. Scopriamo le ultime novità a riguardo e quali Regioni si libereranno del rosso.
Dopo il lockdown di Pasqua i colori delle regioni sembra proprio che cambieranno ovviamente in base all’ Rt e le sfumature saranno sempre due almeno fino al 30 aprile. Come ogni venerdì, oggi si riunirà la Cabina di Regìa per valutare il monitoraggio settimanale dell’emergenza Covid, dopodiché il ministro della Salute, Roberto Speranza, trarrà le conclusioni con apposita ordinanza assegnando ai territori regimi di restrizioni coerenti con i dati.
Stando ai numeri, il Paese dovrebbe diventare sempre più arancione e i cambiamenti entreranno in vigore lunedì 12 aprile.
Covid: le Regioni candidate all’arancione e le zone rosse
Sono in totale cinque le regioni che sperano di uscire dalla zona rossa da lunedì prossimo: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Rimarranno in fascia arancione Marche, Veneto, Liguria, Trento, Bolzano, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia.
La zona rossa non scomparirà almeno per il momento, infatti rimarranno in questa fascia di colore molto probabilmente Calabria, Campania, Puglia e Valle d’Aosta. A rischio la Sardegna, attualmente in arancione.
Covid: chi potrebbe finire in zona gialla?
Diversi territori guardano oltre il rosso e l’arancione, e sulla base delle cifre attuali dei contagi da covid – a disposizione dei governatori di centrodestra, – il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha calcolato un trend da zona gialla per almeno sei, tra regioni e province autonome: Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo, Trento e Bolzano.
“È un dovere riaprire la seconda metà di aprile, se i dati lo permetteranno. Non si può stare in rosso a vita”, spiega il leader del Carroccio dopo un incontro a Palazzo Chigi con il premier, e aggiunge: “Con Draghi abbiamo parlato di dati: dove è tranquillo è un dovere ripartire. Draghi lo ha condiviso”. Il presidente del Consiglio ha poi chiarito in conferenza stampa che “è normale chiedere aperture: la migliore forma di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza”.
“Ci sarà una direttiva di Figliuolo sulle vaccinazioni delle persone fragili e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture – ha annunciato il presidente del Consiglio, che ha inoltre aggiunto “È chiaro che per le Regioni che sono molto avanti con i più vulnerabili sarà più facile riaprire”.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/brescia-italia-virus-febbre-4931126/
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