I contagi da Covid sembrano essere attualmente sotto controllo e la campagna vaccinale in Italia sta proseguendo a ritmi adeguati. Nel frattempo le misure per le riaperture sono al vaglio dell’odierna conferenza Stato-Regioni.
Le misure previste per la ristorazione potrebbero consentire lo svolgimento dei servizi pranzo e cena, ovviamente nel rispetto di norme precise, e questo è quanto prevede la bozza delle linee guida che le Regioni sottoporranno al governo, precisando che le indicazioni valgono per ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (e per l’attività di catering.
Covid: le linee guida per la riapertura di ristoranti e bar
I contagi da covid registrati nell’ultima settimana segnano un lieve miglioramento e proprio per questo motivo le Regioni chiedono a gran voce la riapertura, soprattutto data la situazione economica drastica in cui versano diversi settori come la ristorazione, lo sport, i teatri e i cinema chiusi ormai da tempo.
Per quanto riguarda i ristoranti, le linee guida si riferiscono ad aperture sia a pranzo che a cena e prevedono, oltre alle misure generali come misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani e uso della mascherina , di disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale; favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere; al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici.
Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione.
Covid: le linee guida per palestre e piscine
Per quanto riguarda le palestre, anche queste chiuse da moltissimo tempo a causa della pandemia da covid, le indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).
Tra le misure: redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica almeno 2 metri durante l’attività fisica.
Per quanto riguarda le piscine invece le indicazioni si applicano alle piscine pubbliche e alle piscine finalizzate ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) ove sia consentito l’uso natatorio. Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, nonché le piscine inserite in parchi tematici o strutture ricettive, balneari o di ristorazione ove non sia consentita l’attività natatoria, per le quali, limitatamente all’indice di affollamento, sono previste specifiche indicazioni.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/ristorante-cameriere-maschera-5513537/
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