La pandemia da covid continua a colpire l’Italia e nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione. A partire da oggi molte regioni d’Italia hanno cambiato colore passando in fascia arancione o rossa a eccezione della Sardegna che continua ad essere bianca. Scopriamo le ultime novità e le nuove restrizioni.
La Sardegna rimane in zona bianca, mentre il resto d’Italia è stata ufficialmente colorata di rosso o arancione dato l’aumento dei contagi da Covid dovuto principalmente alle varianti Covid. Ecco cosa si può fare e cosa no nelle differenti zone.
Covid: i nuovi ‘colori’ delle regioni italiane
La pandemia da Covid sembra correre rapidamente spinta soprattutto dalle varianti, e la nuova impennata della curva impone nuove strette. A partire da oggi lunedì 15 marzo, l’Italia si tinge di rosso e arancione. Passano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni. Unica eccezione la Sardegna, che rimane bianca.
Come ormai noto, le regioni che subiranno le maggiori restrizioni sono quelle che attualmente si trovano in zona rossa; restrizioni più leggere per le regioni in zona arancione. Nel frattempo avanzano le ipotesi per quanto riguarda le festività pasquali durante la quale, come per il periodo natalizio, probabilmente tutta Italia si tingerà di rosso.
Covid: cosa si può fare e cosa non si può fare nelle regioni rosse
Nelle regioni che a partire da oggi saranno rosse, le regole da rispettare sono le seguenti:
– Non si può uscire dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Per gli spostamenti è necessaria l’autocertificazione.
– Sono, inoltre, vietate le visite a parenti e amici: non si possono raggiungere abitazioni private, nemmeno una volta al giorno, se non per recarsi da persone non autosufficienti che hanno bisogno di aiuto o assistenza.
– Il divieto di visita cade dal 3 al 5 aprile: a Pasqua sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e in massimo due persone.
– Si può sempre fare rientro presso la propria residenza o domicilio.
– Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto lungo da prima del 15 gennaio. Alcune regioni (come la Lombardia) lo hanno però vietato.
– Bar e ristoranti sono chiusi, potranno effettuare l’asporto e la consegna a domicilio. Chiusi anche parrucchieri, barbieri e centri estetici e i negozi, ad eccezione di ipermercati, supermercati, discount, edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai.
– Chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche quelle dell’infanzia. Le lezioni sono in Dad, tranne per i ragazzi con disabilità.
– E’ possibile fare attività motoria, quindi una passeggiata, in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina. Mentre l’attività sportiva è consentita all’interno del proprio comune, ma sempre da soli e all’aperto mantenendo una distanza di due metri dalle altre persone.
Regioni in fascia arancione: le regole
L’aumento dell’indice Rt dovuto soprattutto alle varianti covid ha spinto numerose regioni al passaggio dalla fascia gialla a quella arancione. Scopriamo le restrizioni in zona arancione.
– Ci si può spostare liberamente all’interno del proprio comune, ma non durante il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina.
– Ci si può recare fuori dal proprio comune , con autocertificazione, per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute.
– Nel proprio comune, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, dalle 5 e le 22 (in massimo due persone).
– Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto, dentro e fuori la Regione.
– Per quanto riguarda bar e ristoranti, valgono le stesse regole della zona rossa. Vale a dire, sono chiusi ma con possibilità di asporto e consegna a domicilio. Aperti, invece, i negozi.
– Le scuole elementari e medie sono in presenza, mentre le superiori al 50% fino a un massimo del 75%.
– E’ possibile svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, all’interno del proprio comune, anche in parchi e giardini.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/gastronomia-corona-chiuso-6076905/
Continua a leggere su atuttonotizie.it
Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter