Gli esperti sono in allerta per una nuova variante del Covid, ribattezzata Kraken. Si tratta di una sottovariante di Omicron, la Xbb.1.5, in forte aumento in Usa e in Europa.
Una nuova sottovariante di Omicron, la Xbb.1.5, ribattezzata Kraken, sta destando l’attenzione degli scienziati. È stata identificata in 25 Paesi ed è in aumento in Usa e in Europa. A riferirlo è stato il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della salute, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Covid, allerta per la variante Kraken
A margine di una conferenza stampa a Ginevra, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito di una nuova sottovariante di Omicron che si sta diffondendo in Usa e in Europa. Si tratta della variante Xbb.1.5, ribattezzata Kraken.
“Fuori dalla Cina una delle sottovarianti di Omicron, Xbb.1.5, originariamente rilevata nell’ottobre 2022, è in aumento negli Stati Uniti e in Europa ed è stata identificata ora in più di 25 Paesi”, ha detto il direttore generale, assicurando che l’Oms “sta seguendo da vicino e valutando il rischio di questa sottovariante”.
“Ora entriamo nel quarto anno della pandemia”, ha detto, ma – ha aggiunto – “il mondo è in una situazione migliore rispetto agli anni passati grazie alla gestione delle cure, ai vaccini e ai trattamenti. Per la maggior parte del 2022 il Covid è stato in declino”.
La situazione in Cina
Riguardo alla situazione in Cina, alle prese con una nuova ondata di Covid che ha comportato un aumento dei contagi e dei morti, il direttore generale dell’Oms ha riferito che la diffusione del virus “è alta e i dati completi non sono disponibili”. “Come ho detto la scorsa settimana è comprensibile che alcuni Paesi stiano adottando misure che ritengono possano proteggere i propri cittadini”, ha concluso Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Variante Kraken: più contagiosa e imnuno-evasiva
La variante Kraken, in una sola settimana, ha fatto raddoppiare il numero di casi negli Usa. Lo ha riferito su Twitter l’epidemiologo americano Eric-Feigl-Ding, affermando che “la nuova variante è più immuno-evasiva e più infettiva rispetto alle precedenti”.
Si tratta di una variante di ricombinazione ulteriormente mutata e ciò la rende una delle più immuno-evasive conosciute fino ad oggi. Inoltre, è anche tra le varianti più contagiose in quanto presenta una mutazione che gli consente di legarsi più saldamente al recettore umano Ace2, ossia le porte che il virus utilizza per entrare nelle nostre cellule. “Le persone devono rendersi conto che XBB.1.5 è probabilmente una variante di ricombinazione di origine americana che è il 96% più veloce (peggiore) della vecchia XBB”, ha spiegato l’esperto.
“Se guardiamo alla capacità di XBB.1.5 nel legare il recettore cellulare, questa variante è molto migliore nell’affinità di legame con Ace2 rispetto sia a XBB che a BQ.1.1″, ha proseguito.
Anche altri virologi ed epidemiologi sostengono che questa sottovariante di Omicron sia molto più contagiosa e possa comportare una nuova potenziale ondata di casi di Covid-19. “Mi aspetto che la circolazione aumenti nelle prossime settimane”, ha dichiarato, ad esempio, Trevor Bedford della Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle alla Cnn.
Tuttavia, gli esperti concordano sul fatto che sebbene la nuova sottovariante sia più contagiosa, non è più pericolosa, ossia non causa infezioni e forme di Covid più gravi. E questo grazie anche ai vaccini aggiornati. “I dati più recenti che abbiamo mostrano che coloro che hanno il vaccino bivalente, hanno un rischio di morte tre volte inferiore rispetto a quelli che non lo fanno”, ha detto Michael Osterholm, esperto della University of Minnesota. Questa nuova sottovariante “non sembra causare malattie più gravi, e quindi penso che quella di oggi sia una situazione molto diversa rispetto a quella di un anno fa. C’è così tanta immunità nella popolazione che non credo che decollerà”, ha concluso.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/virus-batteri-cellule-covid-5939842/
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