Mentre prosegue senza sosta la campagna vaccinale in tutta Italia, è stata emanata la bozza del piano pandemico 2021-2023. Attualmente sono 701.623 le dosi di vaccino finora somministrate. Si attendono le misure del nuovo Dpcm con le relative fasce per le Regioni.
“Se le risorse sono scarse fornire i trattamenti a quei pazienti che hanno maggiori possibilità di beneficio”: è questo quello che prevede la bozza del piano pandemico 2021-23. Il ministro Speranza ha sottolineato che nella bozza non è inserita la norma sul “weekend arancione” e che, se non si fossero introdotte le restrizioni in vigore nel periodo natalizio, i numeri del contagio da Covid sarebbero ben peggiori di quelli attualmente diramati.
Bozza del piano pandemico: il documento passa alle Regioni
La bozza del piano pandemico, che sarà sottoposta nelle prossime ore all’attenzione delle Regioni, indica una serie di misure per fronteggiare future e tanto temute possibili pandemie. Ciò che ha fin da subito creato accese discussioni è stato il riferimento all’aspetto etico.
“E’ solo una bozza informale condivisa con i soggetti interessati e destinata a raccogliere indicazioni e modifiche”, spiegano dal Ministero della Salute. Il tema scottante ‘delicato’, e maggiormente posto all’attenzione delle Regioni, è quello della scelta di chi curare: i principi di etica possono consentire di fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio.
Le strategie anti-pandemia citate all’interno della Bozza
Le strategie anti-pandemia contenute nella bozza e decantate In 140 pagine si riassumono in: garantire mascherine e Dispositivi di protezione, effettuare esercitazioni ma anche elaborare la catena di comando e provvedere a eventuali e utili piattaforme per il rapido sviluppo di farmaci antivirali antinfluenzali e vaccini pandemici contro virus influenzali aviari che si dimostrino in grado di passare all’uomo.
All’interno della Bozza è stato evidenziato come atto fondamentale garantire la disponibilità di forniture annuali di vaccino contro l’influenza stagionale da fonti nazionali o internazionali e disporre e mantenere una riserva nazionale/regionale di farmaci antivirali durante la fase inter-pandemica definendo le modalità di accesso alle riserve.
Per quanto concerne i piani regionali, nella bozza si sottolinea che questi “devono essere attuati dopo 120 giorni dall’approvazione del Piano nazionale e ogni anno va redatto lo stato di attuazione”.
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Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/vaccino-covid-19-fiale-vaccinazione-5895477/