Continuano a salire le diagnosi di Covid in Italia. Nelle ultime due settimane si è registrata una netta crescita dei casi. Possibile recrudescenza a Pasqua.
Nuovo aumento dei casi di Covid in Italia. Continua l’inversione di tendenza già registrata nella settimana dal 7 al 13 marzo. Oltre al numero dei positivi, si è registrato anche un lieve aumento dei ricoverati nei reparti Covid. Con la diffusione di Omicron 2 si rischia una recrudescenza a Pasqua.
Covid, aumentano casi e ricoveri
Le diagnosi di Covid in Italia sono passate negli ultimi giorni da 340.825 a 477.340. Si è registrato inoltre un aumento dei ricoveri (anche se il numero di persone in terapia intensiva, così come quello dei decessi è stabile). A fronte della diminuzione di 588 unità dei ricoverati nei reparti ordinari registrata tra il 7 e il 13 marzo, nella settimana dal 14 al 20 marzo si è invece registrato un aumento di 190 unità.
Data la velocità di diffusione di Omicron 2 si prevede che i contagi continueranno a salire. Non si tratta tuttavia di una quinta ondata, come spiegato da Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma.
Intervistato dall’Adnkronos Salute, Andreoni ha fatto il punto della situazione epidemiologica in Italia: “Stiamo osservando una brusca ripresa dei contagi, ma non siamo di fronte a una quinta ondata. Siamo passati da 200mila casi, a 20mila e poi di nuovo a 60mila. E’ un andamento a ‘gobba di cammello’ che però oggi non vede un incremento di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Una conferma della validità dell’immunizzazione con i vaccini”, ha detto.
Preoccupa Omicron 2, possibile recrudescenza a Pasqua
Nonostante il numero dei ricoverati, soprattutto in terapia intensiva, sia sotto controllo, preoccupa l’aumento dei casi di reinfezione dovuti alla velocità di diffusione di Omicron 2 che potrebbe sfuggire all’immunità generata dal vaccino: “Sono da sottolineare però due elementi dai dati osservazionali, ma aspettiamo una conferma: Omicron 2 sembra poter sfuggire all’immunità specifica generata dal vaccino e dalla patologia; abbiamo un numero sempre più alto di reinfezioni, l’Istituto superiore di sanità l’ha registrato al 3% ma le vediamo anche in chi è vaccinato con tre dosi o ha già fatto la malattia“, ha spiegato, sempre all’Adnkronos, il professor Andreoni. “E’ molto probabile, parliamo di dati osservazionali che andranno confermati dall’Istituto superiore di sanità, che la protezione data dal vaccino possa scendere al 20% con Omicron 2, anche dopo la terza dose. Questo ci potrebbe anche spiegare il perché di tante reinfezioni che osserviamo, dopo il booster o anche dopo aver fatto la malattia”, ha proseguito.
Andreoni prevede un ulteriore aumento dei contagi, proprio a causa di Omicron 2: “I contagi saliranno, ad oggi però dobbiamo osservare le ospedalizzazioni che al momento non ci preoccupano. Il problema è che, aumentando i casi, è possibile che tra un mese, a Pasqua, potrebbero salire anche i ricoveri. E’ un dato che va messo in conto”, avverte l’infettivologo, che teme una recrudescenza a Pasqua: “La speranza è che ci venga incontro la bella stagione, ma temo che da qui a Pasqua possa esserci una recrudescenza. Detto questo, per non essere insultato da chi vuole tornare ad una vita normale, rimangono le misure che sappiamo: prudenza, mascherina al chiuso e dove ci sono assembramenti anche all’aperto, e responsabilità”, ha concluso Andreoni.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/covid-19-coronavirus-infezione-6882296/
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