E’ arrivato nella giornata di oggi l’ok del Consiglio di Stato all’ uso dell’idrossiclorochina per la cura del Covid-19. Cosa dice l’ordinanza.
Sì del Consiglio di Stato all’uso dell’idrossiclorochina
La III Sezione del Consiglio di Stato ha dato il via libera all’uso dell’idrossiclorochina per la cura del Covid. La giustizia amministrativa ha accolto, in sede cautelare, il ricorso di un gruppo di medici di base, supportato anche dall’oncologo Antonio Marfella dell’ospedale di Napoli “Pascale” (impegnato con l’associazione Isde Medici per l’Ambiente), sospendendo la nota del 22 luglio scorso dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che vietava la prescrizione off label, cioè per un uso non previsto dal bugiardino, della sostanza.
Tuttavia l’ordinanza del Consiglio di Stato precisa che la sospensione non riguarda la decisione, sempre dell’Aifa, di escludere la prescrizione off label dell’idrossiclorochina dal regime di rimborsabilità.
Cosa dice l’ordinanza
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza numero 7097/2020, pubblicata oggi, ha detto sì all’uso dell’idrossiclorochina per la cura del Covid-19, anche se nel bugiardino questo utilizzo non è indicato, “solo su prescrizione medica”.
Nell’ordinanza si precisa che “la perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa Aifa a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati, non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale da parte dei medici curanti”.
Inoltre, nel testo si legge che “la scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza”, ovviamente con il consenso informato del singolo paziente.
Il medico che ha prescritto la cura dovrà chiaramente monitorare costantemente l’andamento della malattia con l’uso del farmaco.
Come anticipato, però, l’ordinanza conferma la decisione dell’Agenzia del farmaco (Aifa) di escludere il farmaco dalla rimborsabilità in regime di assistenza Ssn.
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