Ospite di Fabio Fazio, il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto sulle vaccinazioni nel nostro Paese, parlando della necessità di una terza dose da fare presso i medici di base.
Ospite della trasmissione di Rai 3 “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, il ministro della Salute Roberto Speranza, tra le altre cose, ha annunciato che molto probabilmente sarà necessaria una terza dose di vaccino anti-Covid per coprire le varianti, la quale potrà essere effettuata presso i medici di base.
Terza dose vaccino, le parole del ministro Speranza
A margine del suo intervento nel programma di Fabio Fazio, il ministro della Salute Speranza ha affrontato le questioni legate alle vaccinazioni anti-Covid, riferendo innanzitutto che un terzo della popolazione italiana è stata vaccinata ed è quindi stata immunizzata: “Siamo in una fase nuova, diversa, grazie alla campagna di vaccinazione: siamo arrivati a oltre 34 milioni di dosi somministrate, c’è un pezzo significativo di Paese, oltre un terzo, che ha ricevuto la prima dose e abbiamo protetto la stragrande maggioranza delle persone più fragili. Dovremo continuare a correre nelle prossime settimane e nel mese di giugno avremo ancora più dosi di quelle avute a maggio”, ha detto.
“Dobbiamo guardare con fiducia alle prossime settimane, ma con i piedi per terra e continuare quel percorso di gradualità, un approccio che bisogna mantenere per l’estate tenendo le misure adottate fino ad oggi come mascherine e distanziamento. Le misure hanno funzionato e la campagna vaccinale ci mette nelle condizioni di guardare con maggiore fiducia alle prossime settimane”, ha aggiunto.
Il ministro ha poi annunciato che “sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino anti-Covid, un richiamo che sarà probabilmente ‘modificato’ per coprire le varianti”. Si dovrà “passare da una fase straordinaria ad una fase ordinaria e penso che questa nuova ordinarietà possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale”, ha spiegato.
Vaccino ai 12-15enni
Speranza ha toccato anche la questione della vaccinazione ai 12-15enni, spiegando che si dovranno “usare il più possibile i pediatri di libera scelta”. “I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonismo sempre nel coordinamento con i territori e le regioni”, ha detto.
L’uso delle mascherine
Per quanto riguarda l’uso delle mascherine il ministro ha sottolineato che “non dobbiamo avere fretta”. “Le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po’ almeno nel medio periodo. Non sono un prezzo enorme da pagare. Appena gli scienziati ce lo diranno, potremo toglierle all’aperto e, solo dopo, al chiuso. In una fase di transizione dobbiamo non avere fretta e non dobbiamo vanificare gli sforzi fatti”, ha precisato.
Green pass
Infine Speranza ha annunciato che proporrà “che il green pass sia utilizzato anche con i Paesi extra-Ue come il Giappone, gli Stati Uniti o il Canada”. “Farò questa proposta nel corso della riunione dei ministri della Salute che si terrà prossimamente e, se troveremo il modo di condividere questo strumento, potremo aiutare la mobilità”, ha affermato, chiarendo che il pass “sarà digitale con un codice sul telefonino anche se ora c’è già quello cartaceo che certifica l’avvenuta vaccinazione”.
fonte immagine: https://twitter.com/chetempochefa/status/1399323038966071299/photo/3
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