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Covid: cosa cambierà dal 31 marzo?

La pandemia da covid in Italia sembra stia rallentando. Smart working, vaccini e mascherine. Come cambierà la vita degli italiani?

La pandemia da covid in Italia sembra stia rallentando. Smart working, vaccini e mascherine. Come cambierà la vita degli italiani?

Il 31 marzo, dato il calo dei contagi da covid, segnerà la fine dello stato d’emergenza proclamato la prima volta a gennaio 2020 da Conte e rinnovato di volta in volta. Il progressivo allentamento delle misure cambierà di nuovo le abitudini degli italiani che, probabilmente, cercheranno di tornare alla vita pre-Covid. Scopriamo quali saranno i prossimi provvedimenti che entreranno in vigore a partire dal 31 marzo, nella speranza che i contagi da covid non aumentino nuovamente.

Covid: stato d’emergenza e vaccini

Con la fine dello stato di emergenza dovuto a un calo dei contagi da covid si chiuderebbe l’attività del Comitato tecnico-scientifico e del commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e della sua gestione della campagna vaccinale. Il Comitato è un organo consultivo del governo strettamente legato all’emergenza.

 Per quanto riguarda i vaccini anti covid, fino al 15 giugno i lavoratori pubblici e privati dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Nessuna novità per l’obbligo vaccinale agli over 50. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato è vietato con sanzioni che vanno da 600 a 1.500 euro. L’acquisto dei vaccini resterà in capo al ministero della Salute, al quale dovrebbe finire anche tutto ciò che riguarda gli acquisti di farmaci per la lotta al virus. Alle Regioni dovrebbero invece tornare tutte le competenze su ciò che riguarda la campagna vaccinale e gli eventuali richiami, con un graduale passaggio della gestione dai grandi hub ai medici di famiglia, ai pediatri e agli ospedali.

Ancora aperto, invece, il discorso relativo alla logistica e alla distribuzione di farmaci e vaccini nonché quello sugli acquisti ora in carico a Figliuolo, dai dispositivi di protezione individuale ai ventilatori polmonari. Tra le ipotesi avanzate a dicembre c’era quella di creare una struttura di missione ad hoc a Palazzo Chigi o un passaggio delle competenze dalla Struttura commissariale alla Protezione civile.

Covid: stop mascherine e smart working

 Stop all’uso delle mascherine all’aperto da venerdì 11 febbraio. Dal 31 marzo l’esecutivo ancora non ha deciso la decadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso dal momento che tutto dipenderà, come sempre, dall’andamento del quadro epidemiologico. Si ipotizza dunque l’utilizzo dei dispositivi di protezione anche dopo il 31 marzo.

 Negli uffici si tornerà a lavorare in presenza, ma lo smart working potrà continuare previo accordo tra l’azienda e i dipendenti.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/uomo-mascherina-covid19-strada-6153671/

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