I contagi da covid sembrano per il momento essere sotto controllo e proprio per questo motivo in Italia ritorneranno le zone gialle e vi sarà un allentamento delle restrizioni. Nel frattempo avanza l’ipotesi di un certificato verde per gli spostamenti.
La campagna vaccinale in Italia sembra stia proseguendo in maniera più rapida e i contagi da covid soprattutto in alcune Regioni sembrano essere in diminuzione. Le restrizioni oramai attive da molto tempo potrebbero subire delle variazioni, e secondo alcune ipotesi potrebbero essere riaperti gli stadi a mille spettatori, ma anche i cinema e teatri all’aperto.
Covid: tra zone gialle e certificazioni verdi
I casi di covid sembrano diminuire, e questo soprattutto grazie al ‘velocizzarsi’ della campagna vaccinale. Le restrizioni presenti in Italia subiranno delle modifiche a partire dal 26 aprile. Tornano le zone gialle e arriva la “certificazione verde” per gli spostamenti tra le Regioni: è’ quanto si legge in una bozza, ancora suscettibile di modifiche, del decreto legge Covid atteso in Cdm . Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile, dovrebbero restare in vigore fino al 31 luglio. Entro questa data dovrebbe infatti essere disposta la proroga dello stato d’emergenza Covid.
Il certificato verde per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid. Per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione, mentre per chi sia guarito viene invece rilasciato dall’ospedale, medico di base o pediatra. Varranno poi 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.
Il certificato verde non potrà essere falsificato: chi lo falsifica rischia anche il carcere. In particolare, al comma 2 dell’articolo 13 si prevede che per tutti i reati di falso che hanno a oggetto la certificazione verde Covid-19, le pene previste dagli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489 del codice penale, anche se relativi ai documenti informatici di cui all’articolo 491 bis, sono aumentate di un terzo.
Bozza decreto covid: scuola, coprifuoco e riaperture
Le scuole superiori potranno adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca”.
In zona gialla e arancione invece la didattica in presenza deve essere garantita “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”. “Le disposizioni – prosegue la bozza del decreto – non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni eccetto casi di eccezionale e straordinaria gravità dovuti al coronavirus“.
Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso. Il testo prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal primo luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici.
Sempre dal 26 aprile, in zona gialla “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale”.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/ristorante-tavolo-impostazione-cena-18311/
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2 risposte su “Covid: torna la zona gialla e spunta la certificazione verde”
Se ho capito bene tra le regioni gialle, non serve il pass verde
grazie,ora ho le idee più chiare per gli spostamenti fra regioni