Il regista siciliano Giuseppe Tornatore, premio Oscar per “Nuovo cinema paradiso”, ha ideato e diretto gli spot per la promozione della campagna di vaccinazione anti-Covid.
L’annuncio di Tornatore a Domenica in
Portano la firma del regista Giuseppe Tornatore gli spot voluti dal Commissario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, volti a sensibilizzare sull’uso del vaccino anti-Covid. Ad annunciarlo è stato lo stesso regista premio Oscar, ospite ieri da Mara Venier a Domenica In, insieme al commissario.
“Sono stato convocato poco tempo fa dal commissario straordinario Arcuri che mi ha chiesto di ideare e realizzare dei piccoli film, degli spot, per una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di vaccinarsi. Io ho aderito immediatamente, nel mio piccolo mi è sembrato doveroso”, ha dichiarato Tornatore.
“Le persone che sono ancora incerte, che dicono di non volersi sottoporre al vaccino, non vanno colpevolizzate ma comprese e aiutate”, ha aggiunto.
Il primo spot: “La stanza degli abbracci”
Si intitola “La stanza degli abbracci” il primo dei tre o forse quattro spot ideati e diretti dal regista siciliano per la campagna di comunicazione per la vaccinazione anti-Covid. Il filmato, visibile sul sito di Invitalia, su YouTube e sui social network, vede protagonisti un’anziana madre e la figlia che si abbracciano divise da un telo di plastica, proprio come sta avvenendo in molti ospedali e strutture per anziani.
“La plastica sembra aver avvolto la nostra vita”, ha detto in merito il regista.
Nello spot – prodotto da Marco Belardi per Lotus Production (società di Leone Film Group) – la mamma domanda alla figlia se abbia deciso o meno riguardo al vaccino; la donna risponde di avere dubbi. A quel punto, l’anziana signora risponde: “I dubbi aiutano, devi volerti bene”, mentre il vento solleva il telo di plastica.
Ad accompagnare le immagini, le musiche di un altro premio Oscar, il pianista e compositore Nicola Piovani, anche lui colpito in prima persona dal Covid: lo scorso mese di ottobre è stato ricoverato per cinque settimane.
“L’idea era di evitare la dimensione didascalica, informativa e didattica, puntando sul concetto di trasmettere una riflessione attraverso un clima emotivo”, ha spiegato Tornatore. “Ho già tre soggetti. Una trilogia. Uno è pronto, un secondo in montaggio, il terzo seguirà. E poi forse ci sarà anche un quarto”, ha detto infine.
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