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Credito d’imposta per pagamenti elettronici: come ottenerlo

Nuovi incentivi per chi utilizza sistemi di pagamento elettronici. Nella legge di bilancio è stato previsto il credito d’imposta del 30%. Ecco come richiederlo.

Nuovi incentivi per chi utilizza sistemi di pagamento elettronici. Nella nuova legge di bilancio è stato previsto il credito d’imposta del 30% per tutti gli esercizi commerciali e i liberi professionisti. Scopri come richiederlo.

Nella legge di bilancio 2020 il governo ha inserito alcuni utili incentivi per quanti fanno utilizzo di sistemi di pagamento elettronici. Gli incentivi sono riservati sia per i clienti, ma anche e soprattutto per gli esercenti commerciali o magari per i professionisti, che evidentemente hanno deciso di installare un POS per consentire il pagamento dei servizi e dei prodotti offerti.

Entrando maggiormente nel merito del bonus fiscale, esso prevede la possibilità di ottenere un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni dei pagamenti accettati qualora l’esercizio commerciale, oppure il libero professionista, abbia ottenuto ricavi inferiori alla soglia di 400 mila euro. Tuttavia, per poter fruire di questo genere di opportunità, è necessario che l’esercizio commerciale e il libero professionista debbano comunicare i pagamenti elettronici accettati in un determinato lasso di tempo.

Per chiarire ulteriormente la questione e soprattutto le modalità di funzionamento, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare un apposito provvedimento nel quale viene innanzitutto rimarcato come la comunicazione sia a carico delle società che consentono agli esercizi commerciali, ai professionisti di installare e quindi utilizzare il Pos.

Modalità di comunicazione dei dati per accedere al credito d’imposta

Come evidenziato dalla Agenzia delle Entrate, il contribuente, per fruire del credito d’imposta, deve necessariamente comunicare al fisco il totale di tutti i pagamenti accettati nel periodo di riferimento e quindi nel mese precedente alla comunicazione. Tale impellenza, tuttavia, dovrà essere assolta dalle società che permettono ai contribuenti di utilizzare il pagamento tramite POS. Insomma, la comunicazione è a carico dei prestatori del servizio.

Entrando maggiormente nel merito della questione, i dati saranno trasmessi attraverso un apposito sistema di interscambio che prevede una modalità crittografata per proteggere i dati, ideata e sviluppata dalla ADE. Tuttavia, qualora i dati da inviare siano presenti in un file di dimensioni inferiori ai 20 megabyte, la comunicazione può avvenire anche tramite una semplice PEC.

Va inoltre sottolineato che occorre inserire nella comunicazione dei dati ben specifici partendo dal codice fiscale dell’esercente. Si dovranno anche aggiungere il mese e l’anno di addebito, il numero totale di operazioni di pagamenti effettuati nel periodo di riferimento con relativo importo delle commissioni ottenute. Va inoltre ricordato che la comunicazione deve essere effettuata entro 20 giorni dal termine del periodo di riferimento indicato nella stessa comunicazione e che, qualora sia stato commesso un errore nei dati, si potrà procedere con la cancellazione della precedente comunicazione e inviarne una nuova corretta.

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2 risposte su “Credito d’imposta per pagamenti elettronici: come ottenerlo”

Buonasera
Avendo già installato un registratore di cassa telematico i pagamenti effettuati dal cliente col poss sono già a disposizione dell’agenzia delle entrate, dovendo premere il tasto specifico per separare i pagamenti in contanti o con carte e bancomat.
In questo caso cosa devo fare per usufruire dell’agevolazione?

Ulteriore,nonché inutile complicazione per i commercianti che già sono in grado di chiudere lo “scontrino/documento”commerciale col tasto “carta di credito” da sempre presente sui registratori di cassa …….

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