Il premier incaricato Mario Draghi, punta a prolungare il calendario scolastico, accelerare la campagna di vaccinazione in Italia e alleggerire le restrizioni Covid contenute all’interno dell’ultimo Dpcm pronto alla scadenza. Analizziamo nel dettaglio i punti contenuti nel ‘programma del governo Draghi’.
Rimodulare il calendario scolastico colpito drasticamente dal Covid e accelerare la campagna di vaccinazione: questi sono due dei punti principali del programma del nuovo governo che Draghi ha presentato ai partiti all’avvio del secondo giro di consultazioni.
Governo Draghi: scuola e vaccinazione
“Il programma del governo Draghi – riferisce Paolo Romani, senatore di Idea-Cambiamo, dopo le consultazioni – è di lungo periodo”.
Gaetano Quagliariello, di Idea-Cambiamo sottolinea “Un governo di salvezza nazionale ha un programma essenziale con pochi punti”.
Come ben sappiamo la pandemia ha rubato numerosi giorni di scuola ai ragazzi e alle ragazze italiani e Mario Draghi vuole proprio partire da qui: il calendario scolastico subirà certamente un’approfondita e accurata revisione e bisognerà fare di tutto per assicurare che alla ripresa a settembre i professori siano in cattedra, in presenza e in sicurezza. A proposito della scuola ne ha discusso con i partiti più piccoli il premier incaricato durante il secondo giro delle consultazioni.
Sulla scuola si sono già fatti sentire i presidi: l’idea di allungare, magari fino a luglio, la presenza degli studenti in classe viene accolta con prudenza e timore mentre sulle “200mila assunzioni” da fare la richiesta è di maggiore autonomia agli istituti.
L’altra priorità, al centro di numerose discussioni, è accelerare sui vaccini, sulla loro distribuzione ma anche sulla produzione. La vaccinazione sta avendo effetti positivi e la situazione Covid in Italia sembra stia migliorando, ma necessitano un maggior numero di dosi in un minor tempo.
Governo Draghi: blocco dei licenziamenti e spostamenti tra regioni
Per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti come ben sappiamo esiste la riforma del fisco, che deve essere organica, e anche la riforma della giustizia civile. Quella penale, tema fonte di molte tensioni fra i partiti, non è citata.
L’emergenza sanitaria ha portato con sé quella sociale ed economica: il blocco dei licenziamenti scade a fine marzo e qui nessuno riporta parole nette, ma la necessità di proteggere le persone sarebbe chiara al premier incaricato, che punta a creare nuovi posti di lavoro
Lo spostamento tra le regioni è sicuramente un’altra priorità: il 15 febbraio scade il decreto legge che vieta gli spostamenti fra regioni e dunque si dovrà decidere se rinnovare la stretta o alleggerirla. Francesco Boccia, ministro uscente per gli Affari Regionali, invita a “non abbassare la guardia”.
Fonte Immagine:https://twitter.com/Quirinale/status/1356922946699329536/photo/1
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