Il commovente discorso di Emma Torre ai David di Donatello 2021, dove ha ritirato il premio postumo per la miglior sceneggiatura originale assegnato al padre scomparso.
Si è svolta ieri la 66esima edizione dei David di Donatello. Durante la cerimonia lo sceneggiatore Mattia Torre, scomparso prematuramente a luglio 2019 dopo una lunga malattia, ha ricevuto un premio postumo per la miglior sceneggiatura originale per il film “Figli”. A ritirare la statuetta è stata la figlia dodicenne, Emma, accompagnata dalla madre Francesca. La giovane ragazza ha tenuto un discorso di ringraziamento che ha commosso tutti, dando vita al momento più emozionante della serata.
David di Donatello 2021: il discorso
“Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più”, ha esordito Emma Torre dopo che le è stata consegnata la statuetta assegnata al padre per la sceneggiatura del film “Figli”.
“Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino”, ha proseguito, dedicando il premio alla famiglia: “Dedico questo premio al mio fratellino Nico, che mi fa ammazzare dalle risate, e a mia mamma che non si arrende mai”.
La ragazza ha poi voluto fare un ringraziamento e una dedica a ostetriche, medici e infermieri: “Figli parla di famiglie sole e di bambini che nascono, per questo ringrazio anche le ostetriche che fanno nascere nuove vite e i medici che si impegnano a non far volare via le persone”, ha detto, concludendo con un: “Bravo papà”.
Il breve ma toccante discorso della ragazza ha commosso tutti i presenti in sala al Teatro Delle Vittorie, dove si è tenuta la cerimonia di premiazione, a partire da Valerio Mastandrea, protagonista del film “Figli” insieme a Paola Cortellesi, e storico collaboratore di Mattia Torre.
Dopo il discorso di ringraziamento Emma ha lasciato il palco, ma il conduttore dei David, Carlo Conti, sentitamente emozionato, ha voluto richiamarla per farle ricevere una meritata standing ovation dalla platea.
La prematura scomparsa di Mattia Torre
Scrittore, sceneggiatore e regista – noto soprattutto per essere stato co-creatore della serie tv di successo “Boris” e per avere scritto e diretto anche un’altra serie molto amata, “La linea verticale” – Mattia Torre è morto ad appena 47 anni il 19 luglio 2019, prima di poter iniziare le riprese del film “Figli” che aveva scritto partendo dal suo monologo “I figli invecchiano”.
Dopo la sua scomparsa il film è passato nelle mani di Giuseppe Bonito, già aiuto regista in “Boris”, serie ideata da Torre insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con i quali lo sceneggiatore aveva scritto anche il film ”Ogni maledetto Natale”.
La pellicola, uscita nel 2020, parla di una coppia alle prese con l’arrivo inaspettato del secondo figlio.
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