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Decreto Sostegni bis: bonus per attività rimaste chiuse
In arrivo bonus per le attività rimaste chiuse nel 2021. Ecco le novità introdotte dal Decreto Sostegni bis approvato in Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021.
In arrivo bonus per le attività rimaste chiuse nel 2021. Ecco le novità introdotte dal Decreto Sostegni bis approvato in Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021.
Approvato in via definitiva il decreto Sostegni bis da 40 miliardi di euro che prevede nuovi contributi a fondo perduto per il sostegno delle attività economiche che, a causa della pandemia e delle conseguenti misure restrittive, sono rimaste chiuse per almeno 4 mesi a partire dal 1° gennaio 2021.
Decreto Sostegni bis: in arrivo bonus per attività chiuse nel 2021
Diversi bar e ristoranti hanno riaperto a seguito di un allentamento delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19. Tuttavia molte altre attività economiche sono rimaste chiuse per mancanza di spazi esterni. Ricordiamo infatti che fino al 1° giugno anche nelle zone gialle sono vietate le consumazioni all’interno dei locali. Per questo il Decreto Sostegni bis prevede misure a sostegno di chi non ha potuto riaprire la propria attività.
“Per l’anno 2021, viene istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con una dotazione di 100 milioni di euro, un ‘Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse’ al fine di favorire la continuità delle attività economiche che, per effetto delle misure restrittive (adottate ai sensi degli articoli 1 e 2 del DL 25 marzo 2020, n. 19) nel periodo intercorrente fra il 1° gennaio 2021 e la data di conversione del presente decreto, hanno dovuto chiudere per un periodo complessivo di almeno 4 mesi”, così recita l’art. 2 della bozza del Decreto Sostegni bis approvato in Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021.
Non è ancora possibile stabilire con certezza quali siano i requisiti per poter richiedere il bonus attività chiuse, in quanto essi saranno stabiliti con successivo decreto del Ministero dello sviluppo economico, come si legge ancora nella bozza: “I soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto saranno determinati, con successivo decreto del Ministero dello sviluppo economico, che di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, dovrà essere adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del Sostegni bis, tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici nonché dei contributi a fondo perduto concessi ai sensi dell’articolo 1 del Decreto Sostegni, e dell’articolo 1 del presente decreto”.
Con lo stesso provvedimento saranno poi individuate le modalità di erogazione della misura per garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni.
I contributi, si apprende dalla bozza, “saranno concessi nel rispetto della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 finale «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19», e successive modificazioni”.
Le novità del Sostegni bis
Il decreto sostegni bis prevede misure a favore anche di altre categorie. I 40 miliardi di euro del fondo saranno ripartiti infatti tra vari ambiti: sostegno alle imprese e operatori del terzo settore, lavoro e contrasto alla povertà, salute e sicurezza, sostegno agli enti territoriali, rinnovando il contributo a fondo perduto ai soggetti possessori di partita IVA.
500 milioni di euro sono riservati alla cultura, 120 milioni per il settore della ristorazione nei centri storici e per il settore del wedding; 20 milioni sono invece destinati ai parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici; 100 milioni andranno a favore del settore aereo e 300 milioni al settore aeroportuale. Prevista anche una quota di 8 milioni per i comuni per il mancato incasso dei ristori per l’affitto del suolo pubblico da parte di circhi o spettacoli viaggianti.
Il Decreto Sostegni bis introduce inoltre l’attivazione automatica di un nuovo contributo per coloro che lo hanno richiesto o lo richiederanno entro il 28 maggio e di un contributo alternativo per chi nel secondo periodo d’imposta del 2019 non ha registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro e ha subìto una perdita del fatturato (e dei corrispettivi) medio mensile di almeno il 30%. Il decreto prevede anche un contributo a fondo perduto che prenderà in considerazione l’utile invece del fatturato e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020.
Ai lavoratori stagionali nel settore del turismo, dello sport e dello spettacolo, a cui nel primo decreto Sostegni era stata concessa un’indennità di 2.400 euro, sarà riconosciuta un’indennità di 1.600 euro. Sono previsti indennizzi non solo per gli artisti che hanno all’attivo nel 2020 almeno 7 giornate lavorative e un reddito inferiore a 35mila euro, ma anche per chi conta almeno 30 giornate di lavoro e un reddito inferiore a 75mila euro.
Inoltre, la bozza del Decreto Sostegni bis prevede che – sempre per attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività – venga istituito un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, indirizzato “alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari in favore delle predette categorie economiche”.
Per tutte le strutture recettive rimaste chiuse a causa delle restrizioni sono previsti sconti anche sulle bollette (sono stati stanziati 600 milioni di euro per richiedere lo sconto sulle bollette e sulle utenze elettriche non domestiche. Lo sconto si applica al trasporto e gestione del contatore e a oneri generali di sistema) e sul canone Rai (riduzione del 30% riservata a tutte le strutture ricettive – alberghi, ristoranti, bar – che sono rimasti chiusi nei primi mesi dell’anno oppure hanno registrato cali di fatturato). Per la riduzione del canone televisivo sono stati erogati 25 milioni di euro.
Blocco dei licenziamenti
Sul fronte lavorativo nel decreto sostegni bis è incluso anche il blocco dei licenziamenti. Il provvedimento stabilisce la proroga di divieto di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo e di licenziamento collettivo dal 30 giugno fino al 28 agosto 2021 per tutti i datori di lavoro e dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 per i destinatari del FIS, della Cassa integrazione in deroga e dei Fondi di solidarietà bilaterale.
Tuttavia, il divieto di licenziamento non si applica in caso di cessazione definitiva dell’attività dell’impresa, della cessazione conseguente alla messa in liquidazione della società senza continuazione, anche parziale, dell’attività, tantomeno in caso di fallimento, quando non sia previsto l’esercizio provvisorio dell’impresa o ne sia disposta la cessazione.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/euro-valuta-soldi-finanza-163475/
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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto
Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto
Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.
Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.
Il diverbio
La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.
Mancanza di prove concrete
Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.
La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.
Sport e razzismo
La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]
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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo
Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.
La Cronaca dell’Incidente
La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.
Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.
Le Cause dell’Incidente
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Implicazioni e Conseguenze
L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.
Misure di Prevenzione e Sicurezza
Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.
L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.
[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]
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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Il matrimonio tra spazio e IA
Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.
Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale
1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.
2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.
3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.
4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.
Vantaggi dell’IA nei satelliti
– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.
– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.
– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.
Sfide e considerazioni etiche
Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:
– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.
– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.
– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.
Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]
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