Nel Decreto Sostegni Bis, alla cui bozza sta lavorando il Governo, sono incluse misure anche per la scuola, tra cui l’anticipo del concorso ordinario per le materie Stem, con annessa semplificazione delle procedure.
Il Governo è a lavoro per definire gli ultimi dettagli del Decreto Sostegni Bis, che prevede misure volte ad aiutare il Paese ad uscire dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid. Gli aiuti riguarderanno anche la scuola. Tra questi sarebbe inclusa una semplificazione del concorso ordinario per le materie Stem. L’idea è di assumere 4mila nuovi insegnanti di materie scientifiche entro il prossimo settembre.
Decreto Sostegni bis: i fondi previsti
Come detto, il Decreto Sostegni Bis punta ad aiutare tutte le attività che hanno subito la crisi causata dal Covid, tra cui la scuola.
In attesa che il Governo concluda la bozza del decreto, alcune misure previste sono già note. Si sa infatti che alla scuola, per l’inizio del nuovo anno scolastico, dovrebbero essere destinati 500 milioni di euro.
Inoltre, è ormai noto che l’esecutivo abbia deciso di stanziare 20 milioni di euro per il supporto psicologico: tutte le scuole potranno contare sull’aiuto degli psicologi con cui bambini e adolescenti potranno confrontarsi per affrontare i disagi sviluppati a causa della pandemia.
Oltre ai fondi per le scuole paritarie, per l’avvio dell’anno scolastico e per il supporto psicologico, si prevede anche l’anticipo, con la semplificazione delle procedure, del concorso ordinario, già bandito, per le materie Stem (acronimo di Science, Technology, Engineering, Mathematics, in lingua inglese).
Il Governo prevede, infatti, di assegnare entro settembre 4mila cattedre a professori che insegnano materie scientifiche, quali matematica, scienze, ingegneria e tecnologia.
Concorso scuola: procedura semplificata
Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, gli aspiranti al posto dovranno svolgere una prova al computer e una orale, tra luglio ed agosto, in modo tale da avere i vincitori in cattedra a settembre per l’inizio delle lezioni.
Le cattedre a disposizione sono in tutto 4mila, ma resta da affrontare il problema dei precari. L’intenzione per ora è quella di assumere almeno 20mila insegnanti (soprattutto di sostegno), che avranno inizialmente un contratto di un anno, scaduto il quale dovranno sostenere una prova finale per essere assunti definitivamente.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/scuola-pensione-vuoto-ardesia-916678/
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