Quello 2020 sarà un Natale caratterizzato da restrizioni volte a contenere i contagi da Covid-19. Chi si potrà invitare al cenone?
Che Natale sarà?
Che quello che ci apprestiamo a vivere non sarà un Natale come tutti gli altri lo avevamo capito. La pandemia di Covid-19 ci ha costretto a cambiare le nostre abitudini e il Natale non farà eccezione. Il governo starebbe pensando ad un Dpcm Natale, che detterà regole per le feste natalizie, in particolare in merito al numero di persone che si potranno invitare a pranzo e a cena. Ad anticiparlo è stata la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa (Pd), ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, su La7.
“Non credo che ci possano essere allentamenti delle misure per Natale: molto probabilmente ci saranno delle limitazione delle persone riunite. Solo i familiari di primo grado”, ha spiegato. “Quindi bisogna abituarsi che non sarà un Natale solitario ma sicuramente diverso da quello che abbiamo conosciuto”, ha detto la Zampa.
Anche il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a L’Aria che Tira su La7 ha detto che a Natale sarà meglio stare solo in compagnia del “nucleo familiare più stretto”, pur non parlando espressamente di parenti di primo grado.
Gli fa eco il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi che a Sky TG24 ha dichiarato: “Sarà un Natale di estrema prudenza, in cui purtroppo la circolazione del virus sarà ancora intensa. Non saranno possibili cenoni aperti ed assembramenti, cioè persone che non si conoscono vicine. Sarà un Natale con i propri cari, naturalmente sapendo che i propri cari hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi”.
“Sarà un Natale con un cenone con poche persone che si conoscono e che stanno molto attente alla distanza e all’igiene e che festeggiano in maniera sobria”, ha concluso Ricciardi.
Se dovesse perdurare ancora la distinzione tra zone, i residenti nelle regioni di fascia rossa, sarebbero costretti a trascorrere il giorno di Natale con i soli familiari conviventi, in quanto, con le norme vigenti, sono vietate le riunioni familiari tra persone che vivono in regioni di diverso colore.
Si sta però pensando di concedere una deroga breve alle restrizioni per consentire agli italiani di trascorrere le feste con i “parenti di primo grado”, cioè genitori e figli, fratelli e sorelle, evitando però baci e abbracci e usando sempre la mascherina prima di sedersi a tavola.
Sul fronte dell’economia, per non gravare ulteriormente sui commercianti, si starebbe pensando ad un allungamento dell’orario di apertura dei negozi, che potrebbero aprire anche la domenica, compresi anche quelli presenti nei centri commerciali.
Cenone di Natale, chi si potrà invitare?
La sottosegretaria Zampa ha parlato di parenti di primo grado, ma cosa s’intende per parenti di primo grado? Cerchiamo di fare chiarezza.
Esistono dei criteri per il calcolo dei gradi di parentela ed affinità, contenuti nel Codice Civile, agli articoli 74, 75 e seguenti.
L’art. 75 ci fornisce una definizione di parenti di primo grado: “Sono parenti in linea retta le persone di cui l’una discende dall’altra; in linea collaterale quelle che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra”, si legge nell’articolo.
“Nella linea retta si computano altrettanti gradi quante sono le generazioni, escluso lo stipite. Nella linea collaterale i gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso lo stipite”, recita invece l’articolo 76.
Per calcolare il grado di parentela è possibile consultare la tabella presente sul sito dell’INPS.
In pratica i gradi si contano calcolando le persone e togliendo lo stipite. Tra padre e figlio c’è parentela di primo grado, mentre tra fratelli c’è parentela di secondo grado (figlio, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2). Tra nonno e nipote vige parentela di secondo grado (nonno, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2). Tra cugini c’è invece parentela di quarto grado.
Quindi, sulla base di questo calcolo, i parenti di primo grado sono figli e genitori. Sono invece parenti di secondo grado fratelli e sorelle e nipoti e nonni. Parenti di terzo grado sono nipote e zio, bisnipote e bisnonno. Sono parenti di quarto grado i cugini.
Ad ora però quella di poter trascorrere il Natale solo con i parenti di primo grado è solamente un’ipotesi, discutibile. Al momento resta comunque esclusa la possibilità di invitare gli amici.
Ogni decisione presa dal Governo dipenderà dalla tenuta del sistema sanitario e dall’andamento della curva dei contagi tra quaranta giorni.
In caso di aumento di contagi assisteremmo senza dubbio ad una ridefinizione delle misure di contenimento finora adottate che dunque diverrebbero ancora più restrittive.
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