Il premier Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa il Dpcm Natale approvato oggi dal Cdm spiegando le misure da seguire per le prossime festività.
Le parole del premier Conte in conferenza stampa
Nel corso di una conferenza stampa in diretta su Rai 1 il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato il Dpcm Natale firmato nella giornata di oggi, che entrerà in vigore a partire dal 4 dicembre fino al 15 gennaio.
“Abbiamo appena approvato il nuovo piano per affrontare l’emergenza sanitaria nelle prossime settimane. Un piano che comprende anche il periodo delle festività natalizie”, ha esordito il premier.
“Continueremo ad applicare il sistema che prevede le regioni colorate: gialle, arancioni e rosse. E’ un sistema che sta funzionando, che si sta rivelando efficace. In particolar questo meccanismo ci sta permettendo di dosare i nostri interventi, adottando misure ben differenziate su base territoriale”, ha spiegato Conte.
Insomma, ha detto,“le misure che adottiamo sono adeguate e proporzionate a livello di rischio effettivo dei territori senza inutili penalizzazioni”.
“Nel giro di appena un mese abbiamo piegato la curva dei contagi riportando l’Rt sotto l’1 (attualmente corrisponde a 0,91)”, ha proseguito il premier. “Registriamo – ha aggiunto– anche un calo, soprattutto negli ultimi giorni, del numero degli accessi ai pronto soccorso, ai ricoveri, alle terapie intensive”.
Il presidente auspica che nel giro di poche settimane tutta Italia sarà in zona gialla: “Continuando in questo modo è ragionevole prevedere che nel giro di un paio di settimane, quindi in prossimità delle festività natalizie, tutte le regioni saranno gialle. E’ un risultato davvero significativo. Stiamo evitando un lockdown generalizzato come quello di primavera che sarebbe stato molto penalizzante per tutto il Paese sia in termini economici che sociali”, ha detto soddisfatto, mettendo però in guardia: “Questi risultati ci confortano, ma c’è un aspetto che non ci consente distrazioni, che non ci permette di abbassare la guardia: sono in arrivo le festività natalizie”.
“Se affrontassimo con le misure proprie delle aree gialle questo periodo sarebbe inevitabile una nuova impennata della curva dei contagi”, ha asserito Conte. Per questo, ha avvertito, “siamo costretti a introdurre un piano di misure che prevede ulteriori restrizioni”, spiegando che esse sono limitate “al periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio “.
“La strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga. Dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio e non essere meno violenta della prima ondata”, ha detto infine il premier prima di passare a riassumere le misure contenute nel nuovo Dpcm.
Cosa prevede il Dpcm
Il premier ha sostanzialmente confermato le anticipazioni trapelate nelle ultime ore.
Innanzitutto ha ribadito che non sarà concessa nessuna deroga al divieto di mobilità durante le festività. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento “in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome”, anche per raggiungere le seconde case. Nei giorni 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio è vietato ogni spostamento anche tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute.
È consentito, invece, il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, “anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.
Resta, ha chiarito Conte, il divieto di spostarsi dalle 22 alle 5 del mattino su tutto il territorio nazionale; divieto esteso a Capodanno, quando il coprifuoco sarà dalle 22 del 31 dicembre fino alle 7 del mattino del 1° gennaio. Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
“Ci si potrà sempre spostare per motivi di lavoro salute e necessità e nei casi di necessità”, ha spiegato il premier, aggiungendo: “Voglio chiarire che nei casi di necessità sono compresi anche le iniziative di prestare assistenza ai non autosufficienti”.
“In ogni caso – ha chiarito – è sempre consentito il rientro nel comune di residenza o dove si abita con continuità. Questo consentirà il ricongiungimento delle coppie”.
Conte ha poi sottolineato che “chi torna dall’estero dovrà fare una quarantena”. Si tratta, ha precisato, di una “misura dissuasiva”, valida sia per gli italiani che per i turisti stranieri che arriveranno in Italia in quel periodo.
Successivamente il premier ha confermato la chiusura degli impianti sciistici dal 4 dicembre al 6 gennaio e la sospensione delle crociere, dal 21 dicembre fino al 6 gennaio.
Per quanto riguarda la scuola, Conte ha spiegato che dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori potranno tornare a scuola in presenza. In ogni scuola – ha detto il presidente del Consiglio -, nella prima fase, rientrerà il 75 per cento degli studenti.
In merito a bar, ristoranti e alberghi il premier ha specificato che nell’area gialla bar e ristoranti potranno essere sempre aperti a pranzo, compresi il giorno di Natale e il 26 dicembre, e fino alle 18. Riguardo al consumo al tavolo, Conte ha spiegato che è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, con l’eccezione dei conviventi.
Nelle aree arancione e rossa, invece, restano consentite solo la consegna a domicilio e l’asporto.
Gli alberghi, ha proseguito Conte, “rimarranno aperti in tutta Italia ma il 31 gennaio non si potranno organizzare cene e veglioni”. Dalle 18 sarà consentito solo il servizio in camera.
Il premier ha poi confermato il via libera da domani e fino al 6 gennaio all’apertura dei negozi in tutta Italia fino alle 21, “per non limitare lo shopping”. Tuttavia, per quanto riguarda i centri commerciali, fino al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, potranno restare aperti solo i negozi di alimentari, le farmacie, parafarmacie, sanitari, tabaccherie, edicole e vivai presenti al loro interno.
Infine Conte ha spiegato che per aiutare i negozi – per i quali il periodo pre-natalizio è molto importante, e le famiglie, il governo ha previsto che “dall’8 dicembre chi pagherà con carte di credito e app per i pagamenti avrà un rimborso del 10 per cento su tutti gli acquisti, anche quelli alimentari e quelli di servizi, fino a 150 euro effettuati entro il 31 dicembre”. Questa misura però non si applica per gli acquisti online.
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Una risposta su “Dpcm Natale presentato da Conte in conferenza stampa”
noi in famiglia siamo 5 persone,di cui,3 abitano in un altro comune nella stessa provincia,e 2 persone vivono in un altro comune,,come possiamo riunirci? questo io non lo vedo giusto,,abbiamo una figlia e una nipotina che vivono a 30 kilomentri,e dobbiamo rimanere ogni uno a casa propria per le festività natalizie?,,,grazie