”Emergenza climatica” è uno dei termini più noti e utilizzati durante il 2019 e, senza alcuna ombra di dubbio, il termine chiave che meglio rappresenta quest’anno ormai quasi concluso.
Questo termine, secondo l’Oxford Dictionary, sta a designare una circostanza che prevede una rapida azione atta a limitare, se non fermare del tutto, il cambiamento del clima prima che i danni recati all’ambiente diventino irreversibili.
Ogni anno il dizionario nomina la cosiddetta ”Word of the Year” ossia una parola o un’intera espressione che sia in grado di sintetizzare ogni problema o orientamento culturale relativo agli ultimi 365 giorni e che, allo stesso tempo, sia un concetto che abbia una valenza culturale che duri nel tempo.
L’uso di espressioni adeguate fa sì che il messaggio che si intende mandare sia chiaro, preciso e, soprattutto, compreso da tutti. In questo caso il termine ”emergenza climatica” rappresenta alla perfezione la gravità della situazione climatica di questo determinato periodo storico (il nostro), rispetto ad altre espressioni già note quali ”global warming” (riscaldamento globale) o ”climate change” (cambiamento climatico); inoltre, “emergenza climatica”, è un termine che porta ad una maggiore consapevolezza.
L’exploit della parola ”emergenza”
Fino all’anno scorso il vocabolo ”emergenza” non veniva quasi mai accostato alla parola clima mentre, secondo l’Oxford English Corpus (una raccolta di quasi due miliardi di parole inglesi), il termine ”emergenza” ha avuto un notevole exploit durante il 2019 poiché designa una effettiva catastrofe, una situazione che necessita di azioni concrete e urgenti contro il cambiamento climatico.
Questo cambio linguistico è una conseguenza anche dei mezzi attraverso i quali ci giungono le informazioni.
Lo sa bene l’attivista svedese Greta Thunberg che, in occasione della conferenza delle Nazioni Unite, ha esordito con:
come osate
parole semplici, in questo caso, usate per affrontare un argomento estremamente complesso e abbastanza difficile da comunicare. Parole semplici, sì, ma profonde e che rimarranno impresse nelle menti per sempre e passeranno alla storia così come il discorso tenuto da Martin Luther King e intitolato:
Questo cambio di registro linguistico ha quindi una fondamentale importanza.