Il tema del Green pass e della sua estensione continua ad essere più che centrale, e secondo le ultime fonti oggi giovedì 9 settembre in Cdm si discuterà la norma per estendere l’obbligo. Scopriamo tutte le ultime novità sull’estensione del Green Pass.
Il Green pass sarà esteso da subito alle ditte di pulizia nelle scuole, al personale delle mense scolastiche e anche ai lavoratori esterni a contatto con strutture sanitarie come le Rsa. Proprio oggi in Cdm si discuterà la norma per estendere l’obbligo del Green Pass e il voto finale della Camera al decreto. Secondo alcune fonti in seguito la misura sarà introdotta in maniera graduale anche per le altre categorie: baristi e istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e quelli delle aziende private.
Estensione green pass: le ultime novità e i prossimi step
Il cronoprogramma del governo sul Green Pass arriva fino ad ottobre e, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, rallenta il percorso sull’allargamento del Green pass ai vari settori. Le novità non dovrebbero arrivare prima di metà settembre. Il certificato verde o green pass dovrebbe diventare tassativo anche per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove il pass è richiesto a chi li frequenta: ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali e dipendenti delle strutture (cinema e teatri, ad esempio), ma anche per istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre.
Ad esibire il Qr code a richiesta saranno anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, che si aggiungeranno a quelli dei treni dell’alta velocità passando per coloro che lavorano su navi, traghetti, aerei e per i quali è già previsto. L’idea inoltre è di includere anche i lavoratori al contatto con il pubblico, come quelli agli sportelli.
Altro step – previsto a ottobre – riguarda invece il settore della pubblica amministrazione: in questo caso dovrebbe essere prevista una piattaforma specifica per facilitare i controlli, sulla scia di quanto è già previsto per il personale scolastico.
Gli ultimi saranno i lavoratori del settore privato, come gli operai delle grandi fabbriche, ma anche in generale i dipendenti di piccole e medie imprese. In questo caso restano però una serie di questioni da risolvere come la copertura delle spese per i tamponi (che dovrà eseguire chi non è vaccinato): nonostante il pressing di Confindustria affinché sia lo Stato a farsene carico, dall’esecutivo trapela che, esclusi i fragili, il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione.
Fonte Immagine:https://www.pexels.com/it-it/foto/mani-persone-donna-stanza-3952126/
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