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Fase 2 del Covid- 19: ecco come ripartirà l’Italia

La Fase 2 inizierà il 4 maggio e, con essa, è prevista la riapertura delle attività, che dovrà essere regolamentata per salvaguardare la salute pubblica.

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Fase 2 del Covid- 19: ecco come ripartirà l'Italia

Il governo si avvia verso la Fase 2 della gestione dell’emergenza Coronavirus; il 4 maggio è prevista la riapertura delle attività, che dovrà essere regolamentata e ben organizzata per salvaguardare la salute pubblica. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il 4 maggio inizierà la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Non sono ancora note tutte le novità che ci troveremo tutti ad affrontare, però, queste ci saranno e modificheranno ancora il nostro modo di vivere il quotidiano. Vediamo, quindi, cosa succederà con la ripartenza del nostro Paese.

La riapertura per gradi

Con la cosiddetta Fase 2, si sta cercando di organizzare una ripartenza per gradi. Si prevede una riapertura differenziata da regione a regione. Cambiano anche i modi di concepire i negozi, gli spostamenti, il lavoro in fabbrica, uffici e scuole, che resteranno chiuse fino all’inizio del nuovo anno scolastico.

Per quanto riguarda la riapertura degli esercizi commerciali, si agirà in base alla regione. Patuanelli spiega, infatti, che quelle con meno contagi sono più facili da tracciare.

Le aziende nella Fase 2

Per poter ripartire, le aziende dovranno compilare un modulo di autocertificazione dove si dichiara di operare in sicurezza, in un ambiente adeguatamente sanificato, e con una presenza contingentata del personale. È importante che, almeno in questa fase, vengano garantite turnazioni più rapide. Ovviamente l’idea dello smart working non verrà accantonata.

Chi dovrà operare in ufficio sarà sottoposto all’ingresso e in uscita, al termo scanner. Dovrà esserci sempre un medico che dovrà vigilare sull’andamento degli eventuali contagi che, ovviamente, dovrà comunicare all’Asl.

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Ripartiranno per primi l’automotive, moda e tessile. A questi si aggiunge anche il settore del mobile e dell’artigianato. È stato disposto di privilegiare le esportazioni, una colonna portante della nostra economia.

Negozi e trasporti

Per far sì che un negozio riapra sarà necessario misurare le metrature e calcolare quante persone potranno sostare al suo interno. Per i locali più piccoli sarà disposto l’ingresso di un solo cliente per volta. Gli esercizi più grandi, invece, superiori a 40 metri quadri, dovranno avere dei percorsi differenziati per entrare e uscire. I locali dovranno essere sempre puliti due volte al giorno. Confermato l’obbligo di mascherina, che dovrà sempre essere disinfettata correttamente, e di guanti

Nel trasporto pubblico non saranno più consentite masse di persone ma le sedute saranno alternate. Verrà incentivato il trasporto privato e le auto. Aumenteranno, però, anche le corse dei bus, tram e buoni incentivi per chi sceglie il servizio di sharing.

La scuola

I bambini potranno riprendere ad uscire ma la scuola riprenderà a settembre o durante l’estate. Sarà garantita la didattica online e tutti verranno promossi. Chiunque abbia avuto delle insufficienze, invece, dovrà recuperarle a settembre. La maturità, secondo gli ultimi rumors, dovrebbe ridursi ad una sola prova orale da sostenere direttamente a casa.

Per quanto riguarda gli altri settori, il Governo sta ancora lavorando per trovare soluzioni efficaci. Solo così sarà possibile avere una ripartenza meno traumatica per l’economia e per le persone.

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FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/photos/a.385574775257827/904654050016561/?type=3&theater

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32 Comments

32 Comments

  1. Sergio Tomasoni

    27 Aprile 2020 at 18:19

    Mi fa piacere che invece che i soliti insulti, da bile scoppiata, che sono inutili, sterili e sciocchi a dir poco, quando non politicamente incanalati al fine di creare solo malcontento, si cominci a chiedere cose serie e magari creare gruppi di pressione dal basso, ovvero da noi cittadini, per singoli argomenti.

  2. nicola tarasca

    23 Aprile 2020 at 23:32

    credo che sarebbe il caso di liberlizzare le uscite anche per gli anzianiche, molto spesso soli, rischiano di impazzzire. Naturalmente tali spostamenti dovrebbero sottostare alle misure di contenimento già in atto

    • vittorio rizzoli

      24 Aprile 2020 at 01:58

      Per mia sfortuna, da pensionato mi sono inventato di fare il contadino, BIO per giunta, dalla mia abitazione al luogo dei miei lavori forzati, sono 14 km., per cui quando mi reco ci resto da mattina a sera, spesso senza bere ne mangiare, quando torno faccio pranzo e cena. Mi moglie è andata in cielo da sola, altro che godermi la pensione, il fisico risponde, le 78 candeline, in casa non ho nemmeno una aspirina.

    • fontana giuseppe

      27 Aprile 2020 at 12:06

      Sono d’accordo perchè , seppure con uscite saltuarie e distanziate , gli anziani ormai quasi sempre sono gli attori degli acquisti presso alimentari e farmacie e nelle visite presso gli ambulatori e i medici c.d. di base. E’ implicito che devono essere muniti di tutte le protezioni previste e sanificate frequentemente. Giuseppe Fontana

  3. franceso

    23 Aprile 2020 at 12:56

    ha ragione la signora Alessandra ma il Governo non ci vuole sentire a questà esigenza di molte famiglie Italiane

  4. Alessandra

    22 Aprile 2020 at 09:02

    Buongiorno, sono una mamma di due figli, lavoriamo entrambi e se tutto riparte i miei figli con chi stanno? Invece di mettere il bonus baby Sitter per poi mettere un estranio un casa, +(magari asintomatico) date la possibilità a un genitore di rimanere a casa alternandosi. Questo è un grosso problema che si dovrebbe subito affrontare.
    Grazie Alessandra

  5. Klaus

    21 Aprile 2020 at 23:51

    Every breath you take

  6. Susanna

    21 Aprile 2020 at 21:26

    Con l’inizio della fase 2 in una famiglia dove i genitori riprendono il lavoro
    chi si occupa dei bambini?
    Noi siamo nonni disponibili ma chi ci garantisce di non essere positivi per
    potercene occupare?
    Cordiali saluti Susanna

  7. Susanna

    21 Aprile 2020 at 21:22

    Se nella fase 2 i genitori si recano al lavoro chi si occupa dei bambini ?
    Possono occuparsene i nonni ma con quale garanzia di non essere positivi.
    Cordialmente Susanna

  8. diego

    21 Aprile 2020 at 19:53

    questo mettere date certe alla ripartenza…..che buffonata finiranno di botto i contagi? non si morira’ piu? andremo in spiaggia e in pizzeria con la tuta di guerre stellari? che bello l’italia dei c*****i si prepara a rifilarci qualche altro bel giochetto ……….tipo gioco dell’oca vai avanti 4 caselle ti fermi nuovi contagi….di nuovo tutti a casa!!!!!!!!e cosi via mah! il peggior male dell Italia sono i politici presuntuosi ,arroganti e nel maggior parte dei casi impreparati e cialtroni!!!!!!

    • Alessia

      25 Aprile 2020 at 08:07

      Buongiorno, pienamente d’accordo….miracolo tutto passato….grandissimi buffoni i nostri politici che cosa hanno fatto per l Italia e gli italiani oltre che nascondersi nulla, nemmeno economicamente, bastava che i 600 papponi che manteniamo da una vita avessero rinunciato allo stipendio per un paio di mesi, loro hanno da campare,e ci saremmo risollevato, invece ancora una volta ci hanno venduto.mi auguro solo che questa pandemia, se veramente ce stata è uscita dai laboratori e geneticamente modificata,visto che nessuno dice veramente la verità, abbia svegliato il popolo italiano e si ricominci a scendere in piazza per far sentire la nostra voce

    • MASSIMILIANO.

      25 Aprile 2020 at 12:52

      SONO DELLA TUA STESSA IDEA CI HANNO FATTO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO CON TV E ALTRO E COME SEMPRE HANNO FATTO LA TELEVISIONE E IL PIU GRANDE ORGANO DI CONTROLLO…….E POI CHE TELEVISIONE E PROGRAMMI SI VEDENO ???? TUTTE DELLE GRANDI IMPOSIZIONI E INSTILLANO IN NOI UNA GRANDE PAURA PSICOLOGICA UNA ENORME PAURA…….MAI E POI MAI DIPENDERE DA CIO……

    • Sergio

      25 Aprile 2020 at 14:19

      Ho letto, mah.. forse il peggior male dell’Italia non sono i politici, ma tutti coloro che non riflettono prima di pensare!!

  9. PIERO ARRI

    21 Aprile 2020 at 19:46

    Non vedo come è organizzato il lavoro del mondo agroalimentare .
    Sicuri che , come dice quel signore, il Coronavirus scomparira” o, piuttosto come ritengo , col freddo di dicembre ricomparira” ?????

  10. sergio domeniconi

    21 Aprile 2020 at 19:37

    …….e sui voli di linea come si pensa di fare ?

  11. Giuseppe

    21 Aprile 2020 at 18:43

    Piu soldi per tutti

  12. Daniele

    21 Aprile 2020 at 18:33

    Agente di commercio.
    zero contatti e zero provvigioni da 2 mesi.
    non sappiamo se potremo uscire, guidare, incontrare clienti, etc etc.
    il canone automobile lo devi pagare, ma siamo una categoria lasciata sola senza linee guida, come se fossimo senza attività.
    Daniele

  13. parisi ivan

    21 Aprile 2020 at 18:30

    ma in noi in gelateria come dobbiamo comportarci con i clienti coni bicchierini e hai tavoli

  14. MARISA CAPPELLETTI

    21 Aprile 2020 at 17:39

    Io desidero con tutto il cuore che quanto sta facendo il nostro governo sia giusto ,ma
    una preghiera voglio rivolgere a che leggerà questo commento : in contemporanea con la riapertura graduale di alcuni settori propongo che gli ospedali possano avere
    delle tute.maskerine,guanti (insomma tutto cioò che serve per la tutela propria e degli altri ) da donare ai parenti (uno solo) che hanno un congiunto ricoverato -non per il
    covid -ma per altre gravi patologie è disumano che si lascia il familiare come un pacco e non gli è piu’ consentito di vedere.Kiedo al governo solo questo.Non è ammissibile da un lato tatnta solidarietà e dall’ altra tanta crudezza.

  15. Mario

    21 Aprile 2020 at 16:57

    Tanto il contagio scomparirà prima dell’estate e non ritornerà più. Vogliamo o no fidarci di Nostro Signore? Io mi fido!

    • Matteo

      21 Aprile 2020 at 17:34

      Mi spiace deluderla ma ad ottobre ci sarà un ulteriore picco…

    • rosanna

      21 Aprile 2020 at 20:51

      io ne sono certa che entro fine luglio scomparirà definitivamente…. ne sono certissima…. è invisibile…comè arivato sparirà… che dio vi aiuti e protegga tutti…io sono immune ho fatto anticorpi perchè lo presa informa leggera., ma sono stata molto male ,ma sono guarita bene…. ROSANNA

    • Armando

      21 Aprile 2020 at 21:31

      Ma che xxx scrivi

    • alessandro

      21 Aprile 2020 at 21:34

      Salve come fai a dire questo sei uno scienziato o un virologo? io spero che fosse vero ma qui davvero ci vuole un miracolo e non so se questo potra realizzarsi anche se anchio mi fido del signore e prego che finisca presto!! Ma penso che prima di settermbre non ci sia niente di positivo.

    • Giuseppe

      22 Aprile 2020 at 06:08

      Io del vostro signore non mi fido. Non mi basta. È troppo poco ed è inutile.

    • Franco

      22 Aprile 2020 at 07:30

      Forse “Nostro Signore” poteva pensarci prima!!!! O no!!!!!

  16. SB

    21 Aprile 2020 at 16:21

    Che pagliacciata con il signor Pagliaccio

    • Mauro

      21 Aprile 2020 at 20:26

      Si scrive rumor e no rumors

  17. Antonio

    21 Aprile 2020 at 15:40

    Come vengono santificati i mezzi Sharon?

  18. Luigi Franco

    21 Aprile 2020 at 14:53

    Evidentemente le regole sono fatte in base alla loro conoscenza. Purtroppo ci sono settori, anche se meno importanti, in cui c’è bisogno di sportarsi, sempre per lavoro, ma non sono riconosciuti. Dovrebbero rientrare nei dati generici, ma non vi è certezza!

  19. Rita Mmelotti

    21 Aprile 2020 at 14:14

    Buongiorno
    Per quanto riguarda le farmacie propongo che venga sempre registrato il codice di identificazione della ricetta anche in quelle con farmaci completamente a pagamento , ciò permette ai medici di base, ai cittadini che utilizzano on line il fascicolo sanitario di evitare di stampare le ricette stesse e per i farmacisti snellire il lavoro.
    Oltre che essere un metodo da utilizzare anche dopo il termine dell’ emergenza Covid – 19, vi sarebbe un risparmio di carta notevole.
    Sperando di essere stata abbastanza chiara, porgo i saluti.
    Rita Melotti di Modena

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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