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Figliuolo, indicazioni alle Regioni sul post-emergenza

Il generale Figliuolo si prepara a lasciare il ruolo di commissario straordinario all’emergenza. Prima della scadenza del mandato ha scritto una lettera al ministero della Salute e alle Regioni.

Il generale Figliuolo si prepara a lasciare il ruolo di commissario straordinario all’emergenza. Prima della scadenza del mandato ha scritto una lettera al ministero della Salute e alle Regioni.

Il 31 marzo, con lo scadere dello stato di emergenza, scadrà anche il mandato come commissario straordinario all’emergenza del generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo un anno dalla nomina, così come quello dei componenti del Comitato tecnico-scientifico.  Prima di lasciare l’incarico, il generale ha voluto ha scrivere di suo pugno una sorta di “lettera d’addio” indirizzata al ministero della Salute e alle Regioni, in cui fornisce tutte le indicazioni più importanti da seguire in caso di eventuale recrudescenza della pandemia.

La lettera di Figliuolo alle Regioni

Tra 27 giorni scadrà lo stato d’emergenza sanitaria, di conseguenza il generale Figliuolo non sarà più commissario straordinario all’emergenza. La gestione passa completamente nelle mani delle Regioni e del ministero della Salute. Pertanto, prima di lasciare il suo incarico, Figliuolo ha deciso di indicare in una lettera, inviata al ministero alla Salute e per conoscenza a tutte le Regioni, alcuni importanti suggerimenti su come portare avanti la gestione post-emergenza, soffermandosi sulla campagna vaccinale, sugli errori da evitare e tutte le cautele del caso.

In particolare, come riporta Repubblica, nel testo sono contenuti consigli sul materiale in arrivo. Figliuolo suggerisce alle Regioni di valutare la “possibilità di ricevere, ed eventualmente stoccare, materiale nella disponibilità della struttura commissariale”, come mascherine, tute, gel igienizzante, al fine di predisporre le misure necessarie a fronteggiare una eventuale nuova emergenza.

Alle amministrazioni locali Figliuolo dice di tenersi pronte “a una eventuale recrudescenza della pandemia”.

Sui vaccini anti-Covid, il generale ricorda che gestire le scorte è stato fondamentale per far fronte alle varie criticità e rispondere subito alle indicazioni dei tecnici. Figliuolo sottolinea che potrebbe essere necessario accelerare nuovamente, come è successo tra dicembre e gennaio, quando sono state somministrate quasi 27 milioni di dosi booster.

Il generale consiglia inoltre di essere pronti a un eventuale allargamento della quarta dose, per ora prevista soltanto per i pazienti oncologici e per gli immunodepressi. ”La situazione sarà oggetto di monitoraggio per valutare l’eventuale allargamento di tale platea”, scrive il commissario. A tal fine, la struttura commissariale in questo periodo ha fornito alle Regioni un quantitativo di dosi tale da permettere insieme con quelle mantenute “a livello centrale una prima risposta a un eventuale allargamento della platea della quarta dose”.

Il messaggio al ministero

Nella sua lettera d’addio il generale mette in guardia il ministero della Salute affinchè, dopo la fine dello stato di emergenza, “abbia piena consapevolezza di alcune iniziative assunte, orientate a consentire una pronta risposta alle esigenze emergenti e che richiederanno attenzione anche per il futuro in quanto il rischio di non essere pronti all’eventualità non sarebbe accettabile”.

“L’esperienza maturata dal sistema Paese testimonia l’importanza di essere lungimiranti e fedeli ai principi di massima precauzione, ponendo l’accento sulla concreta e immediata disponibilità di risorse”, scrive infine Figliuolo.

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