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Gigi D’Alessio, chiesti 4 anni per evasione fiscale

Gigi D’Alessio è in attesa di sentenza per presunta evasione fiscale. Il pubblico ministero ha chiesto quattro anni di reclusione per il cantante.

Gigi D’Alessio è in attesa di sentenza per presunta evasione fiscale. Il pubblico ministero ha chiesto quattro anni di reclusione per il cantante.

La procura di Roma ha chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per Gigi D’Alessio, indagato nell’ambito del processo per presunti reati fiscali in corso davanti al giudice Monocratico della Capitale. Due dei quattro capi di imputazione sono caduti in prescrizione. Sollecitati due anni per altri 4 imputati.

Gigi D’Alessio, chiesta condanna per evasione fiscale

Gigi D’Alessio rischia quattro anni di carcere. Il processo nasce da un’inchiesta per una presunta evasione fiscale di circa 1,7 milioni di euro, fra Ires e Iva non versate. Il cantante partenopeo è accusato di occultamento delle scritture contabili. I fatti risalgono al 2010 e alla Ggd Productions srl, società riconducibile a D’Alessio. Per due dei quattro capi di imputazioni è stato richiesto il “non procedere” per intervenuta prescrizione.

Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero ha inoltre chiesto due anni di carcere per due degli altri quattro imputati nel processo, un socio e tre legali rappresentanti della società riconducibile al cantante.

La sentenza è attesa nel corso della prossima udienza, prevista il 9 novembre.

L’indagine

Già nel 2015, nel corso dell’indagine, le forze dell’ordine guidate dal pm Francesco Saverio Musolino avevano perquisito la villa del cantante, sita nel quartiere dell’Olgiata di Roma, per cercare la documentazione fiscale relativa alla società di cui Gigi D’Alessio è a capo.

“Sono convinto che l’atto che mi è stato notificato sia un atto a tutela, che mi consentirà di dimostrare, nelle opportune sedi, la mia totale estraneità a fatti che non mi sono ancora chiari e noti”, aveva dichiarato il cantante all’inizio dell’indagine. “È giusto che la magistratura faccia le verifiche che riterrà opportune. Resto, come è naturale che sia, a disposizione dell’autorità giudiziaria”, aveva aggiunto.

Ora, dopo l’indiscrezione trapelata sulla richiesta del pubblico ministero, Gigi D’Alessio non ha rilasciato nuove dichiarazioni, preferendo il silenzio in vista dell’udienza di martedì 9 novembre, quando verrà letto il dispositivo della sentenza.

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