Gps: perché dovremmo usarlo di meno?

Per orientarsi per strada si usa sempre più spesso il Gps. In realtà sarebbe meglio non dipendere troppo da esso al fine di sviluppare una memoria spaziale. A dirlo è uno studio della McMaster University (Canada).

Perché non dovremmo usare troppo il Gps?

Sempre più spesso ormai per viaggiare e orientarsi si usa il navigatore. Tuttavia, sarebbe meglio muoverci in autonomia. Muovendoci senza Gps rendiamo più efficiente il nostro sistema di navigazione cerebrale.

In sostanza, non dipendere troppo dal navigatore ci aiuta ad allenare il nostro senso dell’orientamento e ad avere una memoria spaziale più sviluppata, ossia una maggior capacità di fissare informazioni relative all’ambiente e di crearci una mappa mentale dello spazio. È quanto emerso da uno studio della McMaster University (Canada).

Lo studio

I ricercatori hanno messo a confronto persone dai 18 agli 87 anni con diversi gradi di abilità nell’orienteering, ovvero uno sport in cui ci si muove in un bosco o in una città senza un percorso prestabilito ma passando per una serie di punti fino a raggiungere quello di arrivo, servendosi solo di una bussola e di una mappa.

Dai risultati è emerso che i partecipanti più esperti hanno una migliore rappresentazione mentale dello spazio e una memoria spaziale più sviluppata. Gli studiosi sono così giunti alla conclusione che per orientarsi serve allenamento. A confermare questa teoria è anche uno studio dell’Università di Lione e dell’University College di Londra, secondo cui crescere in campagna o in una città che ha una mappa complessa sviluppa il senso dell’orientamento più che nascere in centri urbani in cui le strade formano una semplice griglia, con diramazioni ad angolo retto.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/auto-gps-na-navigazione-4073514/

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