Roma è tra le poche grandi città che conferma i parametri individuati dal Governo ma il presidente Zingaretti aumenta le misure di sicurezza.
Lazio zona gialla, ipotesi arancione scongiurata
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato nella giornata di ieri il mantenimento della zona gialla per le regioni Lazio, Veneto, Molise, Sardegna e Regione autonoma di Trento. Tra le grandi città Roma mantiene la curva dei contagi in ribasso e l’indice RT della regione del centro Italia sta iniziando a scendere. Soltanto pochi giorni fa si paventava l’ipotesi di un passaggio in zona arancione, scongiurato successivamente dai dati positivi del fine settimana. Il Lazio, stando alle ultime valutazioni del 20 novembre, ha un indice dello 0,82% che rimane sotto la soglia critica dell’1 %. Gli ultimi dati sottolineano un calo di positivi al coronavirus e di decessi, ma non bisogna prendere alla leggera questi dati incoraggianti e continuare a mantenere alto il livello di guardia, indossando i dispositivi di protezione individuale e rispettando in maniera rigorosa tutte le regole.
Negozi aperti ma limitazioni nel fine settimana
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’amato si muovono con grande cautela e nonostante i dati incoraggianti invitano alla prudenza. La zona gialla prevede l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, il cosidetto “coprifuoco notturno” dalle 22 alle 5, ovvero si può uscire soltanto in caso di necessità e la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica. Il Dpcm del 3 novembre (valido fino al 3 dicembre) per le zone gialle prevede anche la chiusura di musei e mostre, didattica a distanza per le scuole superiori e in presenza per elementari e medie, sospensione sale slot e bingo, riduzione del servizio di trasporti pubblico del 50% e chiusura bar e ristoranti alle 18, salvo l’asporto che è consentito fino alle 22.
Attività chiuse alle 21
Oltre a queste misure il presidente Zingaretti ha indicato nuove misure tra cui la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei negozi con una grande metratura (tranne alcune categorie come i supermercati) e dal 20 al 30 novembre tutti i negozi dovranno chiudere entro le 21 per consentire al personale di rientrare entro le 22. Dalla nuova ordinanza sono escluse le farmacie e ristoranti in quanto pubblici esercizi, che potranno effettuare attività di vendita con asporto fino alle 22, come previsto dal Dpcm nazionale.
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