Fino al 15 gennaio l’Italia sarà zona gialla rafforzata ad eccezione del weekend che torna ad essere arancione. Nell’articolo cosa si può fare e cosa no.
Terminate le festività natalizie, entrano in vigore nuove regole dettate dall’ultimo decreto governativo. Le norme varranno da oggi 7 gennaio 2020 fino al giorno 15. La tanto preannunciata terza ondata di contagi Covid è in corso e il Governo, con questo decreto, spera di contenere il più possibile l’epidemia ed evitare di aggravare la situazione negli ospedali.
Cosa prevede il decreto
Il nuovo decreto prevede per oggi e domani 8 gennaio la zona gialla in tutta Italia, con la riapertura di bar e ristoranti, ad eccezione del weekend (9 e 10) che sarà di nuovo zona arancione. La differenza con la zona gialla che abbiamo imparato a conoscere, è che ora si tratta di una “zona gialla rafforzata”, ovvero resta in vigore il divieto di spostamento tra regioni. Restano in vigore le eccezioni, dovute a motivi lavorativi, situazioni di necessità e di salute. In questi casi serve sempre l’autocertificazione, che giustifichi lo spostamento. Resta in vigore: il coprifuoco dalle ore 22 alle 5; l’obbligo di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso; gli assembramenti e feste pubbliche e private.
Cosa si può fare nella zona rafforzata
Oggi e domani 8 gennaio sono aperti bar, ristoranti e altri locali fino alle ore 18. Per i ristoranti resta in vigore il limite massimo di 4 persone per tavolo, se non conviventi. Dopo le 18 è consentito l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22. Sono aperti tutti i negozi e i centri commerciali, così come parrucchieri e centri estetici. Ci si può spostare tra comuni all’interno della propria regione, ma non si può andare fuori regione.
La scuola
Da oggi riparte anche la scuola in presenza, ma non per tutti. Il governo ha stabilito il rientro graduale degli studenti delle superiori, ma alcune regioni hanno scelto di prolungare fino al 31 gennaio la chiusura della scuola per le superiori. Tra queste ci sono Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Per altre regioni, come Campania, Puglia e Calabria, il ritorno sui banchi sarà graduale e si aspetta l’11 gennaio anche per i più piccoli. Le scuole dell’infanzia e primo ciclo sono rientrate oggi 7 in molte regioni, ma resta alta l’attenzione sul numero di contagi, che potrebbe far modificare nuovamente l’andamento scolastico.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/citt%C3%A0-strada-persone-urbano-folla-438393/