Fino a qualche giorno fa si sapeva solo che le Olimpiadi 2020 sarebbero state rinviate, ma ancora non era chiaro a quando. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state rinviate al prossimo anno. L’annuncio ufficiale è arrivato nella giornata di ieri,24 marzo, dopo una telefonata tra il premier giapponese Shinzo Abe e Thomas Bach, numero uno del Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
Al termine della conference call tenutasi anche con altri membri del CIO, il primo ministro del Giappone ha confermato che il Comitato Olimpico fosse d’accordo con il rinvio dei Giochi al 2021. Dopo alcuni minuti è arrivata poi l’ufficialità da parte del CIO. Alla base del posticipo dei Giochi Olimpici la salvaguardia della salute della comunità internazionale e degli stessi atleti, peraltro impossibilitati ad allenarsi adeguatamente alla luce delle misure restrittive dei vari Paesi.
Alcuni Paesi avevano minacciato il boicottaggio
Prima che arrivasse il comunicato ufficiale del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021, alcuni Paesi avevano minacciato di non presentarsi in Giappone se fosse stato confermato il calendario originario. Tra le nazioni che si erano schierate contro il calendario olimpico anche Gran Bretagna, Australia e Canada. Dello stesso avviso il Comitato Olimpico degli USA, schieratosi nelle ultime ore a favore di una proroga dei Giochi perché preoccupato per la salute degli atleti coinvolti.
Nonostante il rinvio al prossimo anno, i Giochi si chiameranno Tokyo 2020. Commentando la notizia della proroga delle Olimpiadi, il primo ministro giapponese Abe ha dichiarato che i Giochi saranno la testimonianza più grande di come il mondo avrà sconfitto il Coronavirus. Ad accelerare il rinvio al 2021 dei Giochi Olimpici di Tokyo è stato anche l’ultimo monito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), intervenuta di recente per affermare come la pandemia da coronavirus si stia diffondendo molto più rapidamente in queste ore. Il Covid-19 è ormai diffuso in tutti i Paesi del mondo, dove si registrano oltre 400 mila contagi.
Molti dei partecipanti alle Olimpiadi costretti a casa
Nei giorni scorsi aveva fatto discutere la linea intransigente tenuta dal Giappone sul regolare svolgimento delle Olimpiadi di Tokyo, originariamente in programma dal 24 luglio al 9 agosto. Infatti molti atleti che avrebbero dovuto prendere parte alla rassegna olimpica si trovano tutt’ora impossibilitati a seguire un piano di allenamento adeguato per presentarsi in perfetta forma. La maggior parte di loro sono costretti a restare in casa per via delle misure restrittive prese dai vari Governi nazionali, altri ancora sono in quarantena forzata perché entrati in contatto con soggetti poi risultati positivi al Coronavirus.
FONTE FOTO: tokyo2020.org/en/news/joint-statement-from-international-olympic-committee-and-tokyo2020