A partire dalla mezzanotte del 5 marzo la Lombardia sarà in zona arancione rafforzato. L’ordinanza del governatore Fontana e le regole da seguire.
Dalla mezzanotte di venerdì 5 marzo la Lombardia entrerà in zona arancione rafforzato e vi resterà fino al prossimo 14 marzo, ossia fino alla scadenza dell’ordinanza firmata stamattina dal presidente della Regione Attilio Fontana, con eventuale proroga sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico.
Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. Ad imporre la necessità di nuove restrizioni, il peggioramento della curva epidemiologica della Regione, dove attualmente, come riferiscono gli ultimi dati, vi sono 4.545 ricoverati e 532 persone ricoverate in terapia intensiva (+26 nella mattinata di oggi). Il governatore Fontana ha firmato un’unica ordinanza che comprenderà anche le precedenti.
La nota della Regione Lombardia
“Tutta la Lombardia passa in ‘arancione rafforzato’ a partire dalle ore 00 di venerdì 5 e fino a domenica 14 marzo”, si legge nella nota della Regione. Pertanto, prosegue il comunicato, “da domani chiudono tutte le scuole a eccezione degli asili nido. Lo prevede un’ordinanza dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana”.
“Visti l’andamento della situazione epidemiologica sul territorio e le peculiarità del contesto sociale ed economico e considerato che la situazione epidemiologica presenta le condizioni di un rapido peggioramento con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani, è sospesa la didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché nelle scuole dell’infanzia. Proseguono i servizi per la prima infanzia (nidi e micro nidi)”, conclude la nota.
La scelta di collocare tutta la Lombardia in zona arancione rafforzato è maturata ieri sera nel corso di una riunione della Commissione Indicatori di Palazzo Lombardia, come ha spiegato il presidente Fontana: “La Commissione indicatori covid-19 Regione Lombardia a seguito dell’analisi dei dati effettuata, ha condiviso la necessità di superare la differenziazione tra aree assumendo interventi di mitigazione rinforzati per tutto il territorio regionale con l’obiettivo, oltre che di contenere l’incremento di contagi, di preservare le aree non ancora interessate da una elevata incidenza”.
Zona arancione rafforzata: le regole
Zona arancione rafforzata vuol dire che alle regole della zona arancione classica vengono aggiunte misure ancora più restrittive. Ecco nel dettaglio le regole da seguire.
Innanzitutto, come anticipato, restano chiuse, fino a data da destinarsi, tutte le scuole di ogni ordine e grado (scuola dell’infanzia, scuole medie e scuole superiori) e le università. Tutti gli studenti della Lombardia, a partire dal 5 marzo, seguiranno dunque le lezioni a distanza. Sono sospese, allo stesso modo, anche le lezioni in presenza all’università.
In secondo luogo, sono vietati gli spostamenti al di fuori della propria Regione e del proprio Comune di residenza. È consentito spostarsi solo per comprovati motivi di salute, lavoro e necessità.
Non si possono raggiungere nemmeno le seconde case di proprietà, a prescindere dal luogo in cui esse sono situate, fatta eccezione per situazioni di assoluta necessità da giustificare con autocertificazione.
Inoltre, non è permesso far visita a parenti ed amici. Sono vietate le visite giornaliere a parenti e amici, anche quelle che non comportano l’uscita dai confini comunali, salvo situazioni di assoluta necessità che vanno comprovate con autocertificazione.
È obbligatorio indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Regione Lombardia.
Resta in vigore il coprifuoco nazionale previsto dalle ore 22 alle ore 5 del mattino successivo.
Chiuderanno nuovamente bar e ristoranti, che lavoreranno solo con l’asporto e la consegna a domicilio. I bar potranno fare attività di asporto solo fino alle 18, mentre i ristoranti fino alle 22. La consegna a domicilio è invece consentita fino a mezzanotte.
Restano aperti tutti i negozi. Tuttavia, nei giorni festivi e prefestivi, resteranno chiusi quelli all’interno dei centri commerciali, fatta eccezione per le farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Resteranno chiusi anche i musei. Sono dunque sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico, non solo dei musei, ma anche degli altri istituti e luoghi della cultura, fatta eccezione per gli archivi e le biblioteche, i cui servizi sono offerti su prenotazione.
Sul fronte sport, sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. Allo stesso modo è sospesa l’attività svolta nei centri sportivi all’aperto. È consentita solo l’attività sportiva svolta in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Si può inoltre svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Non è consentito, infine, l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (ad esempio aree attrezzate con scivoli e altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità.
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