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Arrestato Antonello Nicosia collaboratore di Pina Occhionero

Antonello Nicosia, collaboratore della deputata Pina Occhionero è stato arrestato perchè sospettato di fare da messaggero per i mafiosi rinchiusi in carcere

Antonello Nicosia, collaboratore della deputata Pina Occhionero (Italia Viva), è stato arrestato insieme al capomafia di Sciacca Accursio Dimino, ritenuto molto vicino al super latitante Messina Denaro. I due stavano per partire negli Stati Uniti, dove avrebbero dovuto parlare di affari insieme ad alcuni esponenti di Cosa nostra presenti Oltreoceano.

L’accusa mossa contro Antonello Nicosia è di associazione mafiosa. Non risulta invece indagata la parlamentare di Italia Viva, passata di recente al nuovo partito di Matteo Renzi dopo aver lasciato la formazione politica Liberi e Uguali.

Chi è Antonello Nicosia

Oltre a essere un collaboratore della deputata molisana Occhionero (Iv), Antonello Nicosia è un esponente dei Radicali. In qualità di assistente della parlamentare di Italia dei Valori, Nicosia è entrato in diverse occasioni nelle carceri siciliane.

Secondo l’accusa, durante le sue visite Nicosia avrebbe ricevuto alcune consegne da parte dei boss da trasmettere all’esterno. Antonello Nicosia conduceva anche la trasmissione televisiva Mezz’Ora d’aria (sull’emittente Aracne TV). Inoltre, è il direttore della onlus Osservatorio internazionale dei diritti umani. Di recente, è stato in mezzo al pubblico della Leopolda, la manifestazione giunta alla sua decima edizione e tenutasi presso la città di Firenze con protagonista Matteo Renzi.

Ad accusarlo del reato di associazione mafiosa sono stati Francesco Lo Voi (procuratore), Paolo Guido (procuratore aggiunto), Francesca Dessì e Geri Ferrara (sostituti procuratori), nell’ambito dell’indagine condotta in questi ultimi mesi. L’arresto si è reso necessario per via dell’imminente partenza negli States di Antonello Nicosia e del capomafia di Sciacca, come è stato riscontrato in occasione delle ultime intercettazioni.

Dichiarazioni offensive contro i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

I quotidiani nazionali hanno ripreso la notizia dell’arresto di Antonello Nicosia riservando un posto particolare all’audio choc di cui si è reso protagonista l’esponente dei Radicali nonché assistente parlamentare. Sotto intercettazione, mentre si stava dirigendo all’aeroporto di Palermo dedicato alla memoria dei due magistrati uccisi nell’anno 1992, Nicosia affermò la necessità del cambio di nome dello scalo palermitano, ponendo l’accento su Falcone e Borsellino, sottolineando come fosse “sempre la stessa merda”.

In un’altra intercettazione, l’assistente parlamentare della deputata Occhionero aveva sottolineato come l’attentato contro Giovanni Falcone fosse da derubricare a incidente sul lavoro.

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