In un momento di difficoltà anche il mondo della moda italiana ha deciso di fare la sua parte per contrastare l’emergenza Coronavirus e varie fabbriche hanno riconvertito la loro produzione per realizzare le mascherine necessarie agli operatori sanitari ed alla popolazione. Anche diverse aziende che realizzano prodotti cosmetici hanno fatto lo stesso iniziando la produzione di gel disinfettanti.
Una risposta positiva dal mondo della moda
La mancanza dei dispositivi di protezione individuale e di gel disinfettanti (come dimostrato dalla difficoltà sempre maggiore di reperire in commercio l’amuchina) hanno portato molte fabbriche italiane del mondo della moda e della cosmesi a mettersi a disposizione per affrontare in modo compatto questa crisi globale.
Sul territorio italiano si parla di un numero sempre crescente di imprese sia di piccole che di grandi dimensioni, che in pochissimo tempo sono riuscite a riconvertirsi; l’organizzazione Confindustria Moda sta tirando le fila in modo da razionalizzare tutte queste iniziative e coordinarle in maniera da avere una risposta maggiormente efficace. Oltre alla produzione di mascherine le aziende stanno producendo anche camici e calzari, destinati agli operatori sanitari.
Claudio Marenzi, il presidente di Confindustria Moda, ha dichiarato di aver messo a punto, in coordinamento con le amministrazioni regionali, la Protezione Civile ed il Ministero della Salute, un protocollo che sarà successivamente reso ufficiale da parte del governo italiano, ed applicato volontariamente dagli aderenti a Confindustria Moda.
Nel frattempo l’organizzazione ha raccolto tutte le candidature delle aziende produttrici del materiale necessario, il “tessuto non tessuto” (Tnt), e delle aziende che possono produrre con questo tessuto dalle caratteristiche antigocce, antibatteriche e idrorepellenti: le mascherine. La risposta è stata immediata, con oltre 100 candidature ricevute ogni giorno da tutto il territorio italiano. Queste aziende dovranno seguire in modo tassativo le indicazioni del protocollo.
Le mosse di Sistema Moda Italia
Anche il direttore generale di SMI, “Sistema Moda Italia”, Gianfranco Di Natale, ha confermato che molte aziende che fanno parte della “federazione del tessile e della moda”, quasi 50 mila in totale in Italia, sono disponibili per effettuare questa produzione e stanno agendo per la riconversione delle loro linee produttive.
Alcune aziende associate sono già pronte e disponibili per la produzione di camici e di mascherine “non chirurgiche”, e la loro realizzazione potrà partire dopo che sarà stata emessa una circolare esplicativa da parte delle autorità. Tra le aziende che hanno riconvertito la produzione anche Modaimpresa, che si trova in Molise, in provincia di Isernia e che potrà fornire al sistema sanitario circa 10 mila mascherine ogni giorno, che saranno distribuite in lotti da 500 pezzi.