Morgan ha accolto la proposta dell’amico Vittorio Sgarbi e ha confermato la sua candidatura a sindaco di Milano.
La proposta di Sgarbi a Morgan
Dopo aver confermato la sua candidatura al Campidoglio a Roma, Vittorio Sgarbi, deputato eletto con Forza Italia e primo cittadino di Sutri, ha annunciato anche la candidatura del cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, a sindaco di Milano, alle elezioni amministrative che si terranno nel capoluogo lombardo la prossima primavera.
“Gli ho chiesto se preferiva fare il sindaco a Milano o a Napoli e lui ha scelto Milano”, ha dichiarato Sgarbi.
Vittorio Sgarbi ha proposto all’artista milanese di candidarsi con la lista Rinascimento, il movimento da lui fondato nel 2017. Alle recenti comunali ad Aosta un candidato del critico d’arte è arrivato fino al ballottaggio.
La conferma di Morgan: sfida accettata
Morgan pare aver preso sul serio la proposta dell’amico Sgarbi tanto da confermare la sua candidatura a sindaco. A “Un Giorno da Pecora”, programma di Rai Radio1, l’istrionico artista, interrogato sull’argomento, ha infatti detto: “Se è vero che ho accettato la proposta di Sgarbi di candidarmi con la lista ‘Rinascimento’ a sindaco di Milano? L’ho accettata, mi piacciono le sfide e amo la mia città. La proposta mi è arrivata a tarda notte”.
“La lista secondo me crescerà molto, mi piacerebbe avere con me uomini intelligenti – ha proseguito – ad esempio il professor Alberoni, così come Eugenio Finardi, un’altra figura importante”.
Il cantautore ha poi illustrato anche quelli che sarebbero i punti principali di un suo ipotetico programma: “Eviterei di distruggere gli apparati della cultura riducendoli in ginocchio: i luoghi della cultura, dal teatro al cinema non possono avere le difficoltà che stanno avendo. E non è solo un problema di Covid, in Italia si andava già in quella direzione. Dobbiamo valorizzare tutta l’arte che abbiamo”, ha dichiarato.
Tra le sue proposte poi una “Milano più bucolica”. “Come ? – ha detto – “Ripristinare i Navigli, ricostruendo la vivibilità che ora, in molti punti, non hanno”.
“Milano ultimamente mi è piaciuta e ha grandi potenzialità”, ha aggiunto.
Morgan ha pensato già anche al suo slogan: “Vota Morgan, ribellirai e ribelliremo. Diventare di nuovo belli nella ribellione, insomma”.
Sulla possibilità di battere Sala, nel caso in cui quest’ultimo si ricandidasse, ha chiarito: “Non ragiono in questi termini. Valutiamo un mio contributo se lo si giudica propositivo ed edificante”.
Interpellato poi sul suo orientamento politico ha detto: “Sicuramente sono più di sinistra che di destra, ma non mi piace fare questo ragionamento. Sono di formazione libertaria, più vicino alla sinistra, ma non è destra né sinistra”.
Alla domanda su Salvini ha invece risposto: “Non mi riconosco in questo stile di democrazia, non mi piace, è un sistema che non mi interessa”, salvo poi aggiungere: “Salvini non mi dispiace, ha dei tratti positivi. Vedo più le persone che gli schieramenti, oggi i partiti non è che siano proprio portatori di ideali. Non si può credere in un partito come ai tempi di Berlinguer e Almirante”.
Infine, quando gli è stato chiesto “se darebbe un posto da assessore a Bugo”, ha ironizzato: “Farebbe un buco nell’acqua. Non so che tipo di assessore potrebbe fare. Forse quello alle buche o alle infiltrazioni”.
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