Esiste un fenomeno ottico atmosferico simile all’arcobaleno che va sotto il nome di nubi iridescenti. Vediamo cosa sono e come si formano.
Tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita un arcobaleno, quello spettacolare fenomeno ottico atmosferico a forma di arco composto da sette fasce colorate che appare in cielo dopo un temporale. Parenti strette dell’arcobaleno sono le nubi iridescenti. Vediamo insieme di cosa si tratta e come si formano.
Nubi iridescenti: cosa sono?
Vi è mai capitato di vedere una nube iridescente? Si tratta di un fenomeno assai più raro dell’arcobaleno ma non molto diverso, almeno per la colorazione, tanto che è chiamata anche ‘nube arcobaleno‘.
Le nubi iridescenti sono nuvole alte, fredde, composte da piccolissimi cristalli di ghiaccio in grado di scomporre la luce solare nei vari colori grazie ai fenomeni di rifrazione e riflessione. Un fenomeno naturale a dir poco spettacolare che è più facile osservare nelle località di montagna in quanto qui si sviluppano prevalentemente nubi medie/alte.
Queste nubi devono trovarsi in prossimità del Sole o della Luna.
Come si formano?
Le nubi iridescenti si formano a causa di cristalli di ghiaccio sospesi nelle nubi, in modo simile agli arcobaleni. In sostanza, la luce del sole che arriva sulla Terra attraversa tantissimi piccoli cristalli che si comportano come prismi ottici: tutte le lunghezze d’onda della luce, che nell’insieme appaiono come luce bianca, vengono scomposte in un “ventaglio” di colori diversi, che vanno dal violetto al rosso. Non è facile però dire quanti colori siano. I colori dell’iridescenza dipendono dalle dimensioni delle goccioline d’acqua nella nube e dal loro angolo di osservazione. All’ interno compare il blu, seguito dal verde e dal rosso. Quando le nubi sono composte da goccioline molto piccole e uniformi (altostrati e altocumuli) si verificano i migliori effetti.
La luce lunare, invece, può creare iridescenze molto più tenui ma comunque ben visibili.
Quanti colori ha l’arcobaleno?
Aristotele, che fu tra i primi studiosi a studiare gli arcobaleni, nel libro III della sua ‘Meteorologia’, parla di soli tre colori: rosso, verde e blu, mentre Dante Alighieri sosteneva che ce ne fossero sette. I primi studiosi islamici, invece, videro un arcobaleno tricolore: rosso, verde e giallo.
Durante il Rinascimento, poi, si stabilì che i colori erano 4: rosso, blu, verde e giallo. Nel XVII secolo si passò a ipotizzarne cinque: rosso, giallo, verde, blu e viola.
Infine, Isaac Newton convinse gli scienziati europei che i colori fossero 7, collegandoli alle note musicali.
La verità è che non esiste un numero preciso di colori in un arcobaleno, in quanto ogni tonalità si fonde nella successiva con continuità. Secondo alcuni scienziati è il nostro cervello a dividere lo spettro in bande distinte, perché noi umani tendiamo a “organizzare” ogni cosa.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/nube-iridescente-mongolfiera-3648836/
Continua a leggere su atuttonotizie.it
Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter