I cittadini dovranno nuovamente esibire l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti oltre gli orari consentiti.
Torna l’autocertificazione
Il nuovo Dpcm firmato da Conte nella nottata del 4 novembre divide l’Italia in tre zone (rossa, arancione e gialla), in base al grado di rischio contagio, istituisce il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5 e limita gli spostamenti. Pertanto si rende nuovamente necessario il modulo di autocertificazione per spostarsi oltre l’orario consentito.
Il modulo era già tornato ad ottobre per giustificare le uscite durante le ore di coprifuoco disposte da alcune Regioni. Lo stesso modello predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre, scaricabile dal sito del Viminale, dovrà ora essere esibito al momento di un eventuale controllo.
I cittadini potranno stampare e compilare con i propri dati il foglio prima di spostarsi oppure compilarlo in caso di controllo delle forze dell’ordine. Tutte le pattuglie avranno infatti a disposizione copie del modulo. Non è escluso però che il modello possa cambiare.
Dove e quando usare l’autocertificazione
L’autocertificazione deve essere usata in tutta Italia per giustificare gli spostamenti dopo il coprifuoco che scatta alle 22 a partire dal 6 novembre (non più dal 5 come stabilito in un primo momento) e per muoversi da e per regioni, o da e per province e comuni, in cui è stato deciso il divieto degli spostamenti.
L’uscita è giustificata solo in questi casi:
- comprovati motivi di salute
- comprovati motivi di lavoro
- situazioni di necessità (da giustificare)
- motivi di studio (andare alle lezioni in presenza)
Durante l’orario in cui scatta il coprifuoco dovrebbe essere consentito rientrare al proprio domicilio se ad esempio si sta tornando da lavoro.
Nelle regioni in zona rossa, il modulo servirà per entrare e uscire per “comprovate esigenze lavorative”, per “motivi di salute” e per “altri motivi ammessi dalle vigenti normative”.
Nella zona rossa è necessaria l’autocertificazione anche quando si circola all’interno del territorio in cui si risiede.
Per chi non sarà in grado di dimostrare il motivo dello spostamento, scatterà la denuncia.
Come compilare il modulo
Oltre a specificare il motivo dello spostamento, l’indirizzo di partenza e quello di arrivo, bisognerà scrivere i propri dati personali, la residenza e il domicilio,
In caso di spostamenti d’urgenza, non è necessario indicare il nominativo delle persona da cui si va per motivi di privacy.
Il modulo è scaricabile cliccando sulla seguente immagine o seguente link: https://www.interno.gov.it/it
Le parole di Conte in conferenza stampa
Durante la conferenza stampa tenuta in diretta tv alle 20:20 del 4 novembre, il premier Conte ha spiegato che “l’autocertificazione è collegata ai divieti”.
“Se c’è un divieto per quanto riguarda gli spostamenti, chiaramente va motivato con l’autocertificazione – ha detto – Quindi nelle zone rosse si esce di casa in qualsiasi ora del giorno autocertificando dove si va, per motivi di lavoro, di salute o di necessità. Così quando c’è un divieto di spostamento da una regione all’altra o da un comune all’altro”.
fonte immagine: https://www.interno.gov.it/it/viminale
6 risposte su “Nuovo Dpcm, torna l’autocertificazione, dove e quando usarla”
Nelle zone rosse l’autocertificazione va utilizzata dopo le 22 o anche durante la giornata ???
Stefania
Stefanialeu@libero.it
Nelle zone arancione i negozi non alimentari devono rimanere chiusi?
Buonasera,
ma in una regione arancione, è possibile spostarsi tra comuni anche senza autocertificazione, oppure è sempre necessaria?
Buonasera,
per la zona arancione l’autocertificazione sarà necessaria nel caso in cui ci si sposta dal comune di residenza o nelle ore soggette al coprifuoco (dalle 22 alle 5).
Cordiali saluti
Buongiorno
vedo il modulo ma non vedo come scaricarlo per la stampa.
Chiarimenti ?
Grazie
Saluti
Claudio
ctline@tiscali.it
Buongiorno Claudio,
Per scaricare il modulo basta cliccare sull’immagine e sarà rimandato direttamente alla pagina ufficiale da cui si può scaricare l’autocertificazione.
Altrimenti trova anche il link che rimanda al sito del Ministero dell’interno.
Cordiali saluti