La madre di Valerio Del Grosso, il ragazzo arrestato con l’accusa di aver ucciso con un colpo di pistola alla testa il giovane Luca Sacchi, ha concesso un’intervista al Giornale Radio 1, spiegando cosa l’abbia spinta a presentarsi in commissariato per denunciare il proprio figlio, prima ancora che quest’ultimo si presentasse davanti alla polizia per confessare l’omicidio. In risposta, la famiglia di Luca Sacchi ha voluto ringraziare la madre di Valerio, senza però voler aggiungere altro, sottolineando come la vicenda non sia ancora del tutto chiara.
L’intervento della madre di Del Grosso al Giornale Radio 1
Nel corso dell’intervista rilasciata al Giornale Radio 1, la madre di Valerio Del Grosso ha ribadito di non aver mai pensato che quanto stesse facendo potesse essere sbagliato, rimarcando il fatto che la sua sia una famiglia di lavoratori, onesta e perbene. Inoltre, confermando quanto già trapelato nelle ore successive al suo gesto, la donna ha spiegato di non aver voluto aggiungere la vergogna di essere complici dell’omicidio compiuto dal figlio alla tragedia vissuta dalla famiglia di Luca Sacchi per la morte del loro ragazzo. Inoltre, la madre di Valerio ha affermato che la sua denuncia si sarebbe potuta trasformare un giorno in un riscatto. Significative, poi, le ultime parole pronunciate dalla donna ai microfoni di Giornale Radio 1. La madre “coraggio” (come è stata soprannominata da diverse testate giornalistiche e da alcune trasmissioni televisive) ha concluso dicendo di essere sicura che il figlio si sarebbe di lì a poco consegnato alla giustizia, per poi aggiungere di essere certa che non voleva in alcun modo togliere la vita a una persona. Molti cronisti hanno letto in quest’ultima battuta una sorta di anticipo della linea difensiva che vedrà per protagonisti gli avvocati difensori di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.
Valerio e Paolo vogliono parlare con il Pubblico Ministero
Dalle ultime indiscrezioni giornalistiche, trapela la volontà di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino di parlare con il Pubblico Ministero (Nadia Plastina), dopo aver delineato una linea difensiva comune con i rispettivi avvocati. Non è però nemmeno da escludere l’ipotesi rilanciata in queste ore, secondo cui i due giovani potrebbero anche presentare una memoria scritta all’accusa, con la quale raccontare nel dettaglio quanto accaduto la sera del 23 ottobre scorso di fronte al John Cabot pub alla Caffarella, dove perse la vita Luca Sacchi.