Il governo Meloni riscrive ancora le regole in fatto di pagamenti elettronici. Innalzato a 60 euro il limite entro cui è possibile rifiutare i pagamenti con Pos.
Passa da 30 a 60 euro il limite minimo entro cui i commercianti italiani potranno rifiutare i pagamenti tramite bancomat o carte di credito. È quanto prevede l’ultima bozza della Legge di Bilancio 2023.
Manovra 2023: sale a 60 euro il limite per rifiutare pagamenti con Pos
Tra le novità contenute nella nuova bozza della manovra economica in circolazione anche lo stop all’obbligo di pagamenti con Pos per cifre inferiori a 60 euro. Nella prima versione del testo del ddl il tetto minimo era stato fissato a 30 euro.
Esercenti, artigiani e professionisti potranno dunque decidere di non accettare pagamenti elettronici fino a 60 euro senza il rischio di incorrere in sanzioni.
“Le sanzioni previste si applicheranno esclusivamente in caso di mancata accettazione da parte di soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di pagamenti, a mezzo di carta di pagamento (carta di debito, carta di credito e carte prepagate), di importo superiore a 60 euro”, si legge nell’articolo 69 (Misure in materia di mezzi di pagamento) del testo dell’ultima bozza circolata.
Le multe, la cui entità è pari a 30 euro + il 4% del valore della transazione rifiutata, erano entrate in vigore lo scorso 30 giugno. Ad introdurle era stato il governo Draghi, nell’ottica di combattere l’evasione fiscale.
Ora il governo Meloni riscrive le regole “al fine di assicurare la proporzionalità tra l’entità della sanzione (in ogni caso non inferiore a 30 euro) e l’importo del pagamento rifiutato”, recita la bozza. Il provvedimento viene inoltre motivato con la “crisi di liquidità e degli incrementi dei costi produttivi, gestionali e operativi, prodotti dall’inflazione e dall’aumento dei costi dei prodotti energetici”.
Protesta del Codacons
L’innalzamento del limite a 60 euro per l’uso di carte e bancomat non piace al Codacons, che lo definisce “del tutto inutile” e “una presa in giro” per tutti i clienti che saranno “costretti, se vogliono effettuare acquisti e pagamenti, a ricorrere al contante”. L’associazione dei consumatori parla di “un colpo di spugna che cancella di netto otto anni di battaglie in favore dei consumatori”.
Il provvedimento “rappresenta una forte penalizzazione per le imprese di minore dimensione e soprattutto per i piccoli commercianti” e “va nella direzione opposta rispetto all’utilizzo libero della moneta di carta”.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/ec-contanti-pagamento-con-carta-1750490/
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