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Pensioni: ultime notizie

Milioni di italiani si interrogano sulle decisioni che il governo M5S-Pd prenderà sul fronte pensioni e previdenza. Ecco tutte le novità previste su quota 100.

La Legge di Bilancio per il 2020 vedrà l’approvazione da parte delle due Camere del Parlamento italiano entro la fine del mese di dicembre. Milioni di italiani si interrogano in particolare sulle decisioni che il governo M5S-Pd prenderà sul fronte pensioni. Quali sono le novità previste su quota 100, opzione donna, lavoratori precoci e pensione per i giovani?

Di seguito le ultime notizie sul fronte pensioni relative ai grandi temi della previdenza italiana.

Quota 100 confermata

Il provvedimento quota 100, voluto fortemente dalla Lega Nord come nuovo strumento per consentire ai lavoratori di andare prima in pensione, è stato confermato fino al 2021, quando andrà a naturale scadenza. Si ricorda infatti che le nuove pensioni anticipate sponsorizzate dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini sono state adottate dal precedente governo (Conte I) in via sperimentale per una durata complessiva di tre anni. Possono accedere alla pensione quota 100 i lavoratori che hanno compiuto almeno 62 anni di età e raggiunto almeno 38 anni di contributi.

Opzione donna prorogata fino al 31 dicembre 2020

Notizie positive anche sul fronte opzione donna. La misura è infatti stata prorogata fino al 31 dicembre 2020. Opzione donna è una particolare forma di pensione anticipata pensata esclusivamente per le donne. Vi possono accedere le lavoratrici che hanno compiuto 58 anni (se dipendenti pubbliche, 59 anni se autonome), avendo versato 35 anni di contributi. Così come Quota 100, anche Opzione donna è una misura sperimentale.

Quota 41 per i lavoratori precoci: nessun passo avanti

Il testo della Legge di Bilancio per il 2020 non prevede la cosiddetta quota 41 per tutti, provvedimento in base al quale i lavoratori andrebbero in pensione dopo aver raggiunto 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Si tratta di una richiesta che arriva in particolare dalla categoria dei lavoratori precoci, costituita da persone che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni e con carriere contributive continue e stabili. Per loro se ne riparlerà ormai il prossimo anno.

Pensione di garanzia per i giovani: la novità del governo Conte bis

Una delle principali novità della manovra economica per il nuovo anno sul fronte previdenziale è rappresentata dall’istituzione della pensione di garanzia per i giovani. L’obiettivo del governo Conte-bis è di rendere cumulabile l’assegno previdenziale maturato dai nati dagli anni Settanta in avanti con altri strumenti finalizzati al sostentamento, come ad esempio l’assegno sociale. La misura dovrebbe debuttare a partire dal prossimo anno.

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