Tra le sostanze altamente inquinanti in circolazione ci sono i PFAS. Vediamo insieme cosa sono e perché sono considerati pericolosi per salute e ambiente.
A seguito della rilevazione di alte concentrazioni nel sangue della popolazione di alcuni comuni del vicentino, in Italia è scoppiato il caso PFAS, i cosiddetti “inquinanti eterni”. Queste sostanze chimiche sono tra i maggiori responsabili della contaminazione delle falde acquifere del Veneto e sono ritenuti contaminanti emergenti dell’ecosistema. Approfondiamo meglio insieme di cosa stiamo parlando.
Cosa sono i PFAS?
L’acronimo PFAS sta per PerFluorinated Alkylated Substances, sostanze alchiliche Poli- e Per-fluorurate – ovvero che contengono almeno un atomo di carbonio completamente fluorurato -, e fa riferimento a un ampio gruppo (un numero compreso tra 4700 e oltre 10 mila) di sostanze chimiche di sintesi, prodotte unicamente dalle attività umane, utilizzate prevalentemente in campo industriale.
Queste sostanze sono state introdotte sul mercato globale a partire dalla metà del secolo scorso e hanno iniziato ad essere impiegate massicciamente per le loro proprietà idro- e oleo-repellenti, ovvero la loro capacità di respingere sia i grassi che l’acqua, quindi di impermeabilizzazione, nonché per le loro proprietà ignifughe, per la loro elevata stabilità e resistenza alle alte temperature, grazie al loro legame carbonio-fluoro.
Perché vengono usati e in quali settori?
Dagli anni ’50 i PFAS vengono impiegati in diversi settori industriali per rendere resistenti ai grassi e all’acqua diversi prodotti commerciali di largo consumo: imballaggi alimentari, tessuti, tappeti, carta, capi in pelle, filo interdentale, carta forno, cosmetici, capi di abbigliamento, rivestimenti per contenitori di alimenti, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, prodotti per l’igiene e la pulizia della casa. Possono inoltre essere presenti in lubrificanti, pitture e vernici, trattamenti anticorrosione, farmaci e presidi medici.
L’utilizzo più noto di queste sostanze è probabilmente per il rivestimento antiaderente delle pentole da cucina e per la produzione dei tessuti tecnici.
I PFAS vengono utilizzati soprattutto nell’industria galvanica (in particolare cromatura), nell’industria elettronica e dei semiconduttori, nell’attività estrattiva dei combustibili fossili, in alcune applicazioni dell’industria della gomma e della plastica, nelle cartiere.
Perché sono sostanze pericolose?
I PFAS vengono chiamati “inquinanti eterni” perché una volta dispersi nell’ambiente impiegano un’eternità a degradarsi. Se smaltiti illegalmente o non correttamente nell’ambiente sono pericolosi perché possono contaminare fonti d’acqua e coltivazioni. Come anticipato precedentemente, ciò è già avvenuto in Veneto. In molti comuni della Regione, soprattutto quelli compresi tra Padova, Vicenza e Verona, infatti, i PFAS sono stati trovati negli alimenti, nell’acqua potabile e rilevati nel sangue della popolazione.
Ad alte concentrazioni i PFAS sono tossici per l’uomo e per tutti gli organismi viventi. Queste sostanze tendono infatti ad accumularsi nell’organismo attraverso processi di bioamplificazione che avvengono quando gli organismi ai vertici della piramide alimentare ingeriscono quantità di inquinanti superiori a quelle diffuse nell’ambiente.
L’esposizione a queste sostanze chimiche – che avviene principalmente per via alimentare, per inalazione e ingestione di polveri –, secondo alcuni studi, comporta una serie di effetti negativi sulla salute, tra cui problemi alla tiroide, diabete, obesità, danni al fegato e al sistema immunitario, ipertensione in gravidanza, colite ulcerosa, aumento del colesterolo, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.
Recenti ricerche hanno evidenziato anche l’incremento delle patologie neonatali e delle donne in gravidanza nelle aree più contaminate: diabete gestazionale, neonati più piccoli e sotto peso rispetto alla media e altre malformazioni maggiori tra cui anomalie del sistema nervoso, del sistema circolatorio e cromosomiche.
Pertanto, le associazioni ambientaliste, in particolare Greenpeace, chiedono al governo italiano di mettere al bando i PFAS con una legge che ne vieti la produzione e l’utilizzo in tutta Italia.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/campagna-irrigazione-arcobaleno-4366556/
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2 risposte su “PFAS: cosa sono e perché sono dannosi per salute e ambiente”
Non cosiddetto,ma covid.
Come al Solto dobbiamo ringraziare i nostri padroni a stelle e strisce che non contenti ci hanno pure fornito un vacino anti cosiddetto che Ti ammazza. DELINQUENTI SERIALI