Dopo Israele e il Cile, anche alcuni Paesi dell’Unione Europea partiranno con le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid ai più fragili, nonostante i dubbi dell’Ema.
Dopo Israele, dove i vaccinati con il secondo booster sono già 500 mila, anche Danimarca, Spagna e Grecia partiranno con le somministrazioni della quarta dose ai piú fragili. L’Ungheria, invece, l’ha annunciata per tutti.
Quarta dose al via in Danimarca, Spagna e Grecia
Nonostante l’Ema abbia espresso dubbi sulla somministrazione della quarta dose già dopo quattro mesi dalla terza, chiedendo di pensare prima ad una strategia a lungo termine, alcuni Paesi europei hanno deciso di partire con le somministrazioni del secondo booster ai più fragili.
Dal 16 gennaio in Danimarca saranno aperte le prenotazioni per la quarta dose che per il momento sarà riservata ai pazienti piú fragili, ovvero “coloro che corrono rischio più alto“, come ha spiegato il direttore dell’Autorità sanitaria danese, Søren Brostrøm. “Si tratta di malati di cancro, pazienti in immunoterapia e persone con immunodeficienza”, ha detto Brostrøm, aggiungendo che la quarta dose è già stata somministrata ad un piccolo numero di persone “affette da artrite”. Brostrøm ha riferito anche che le autorità sanitarie stanno valutando la possibilità di somministrare una quarta dose ai residenti delle case di cura e alle persone molto anziane.
Anche le autorità sanitarie spagnole hanno dato l’ok alla quarta dose per le persone immunodepresse, ovvero i malati di cancro, i pazienti in dialisi, chi ha ricevuto un trapianto. Tra gli immunodepressi sono inclusi anche coloro “che stanno ricevendo una cura con farmaci immunosoppressori riceveranno una dose di richiamo 5 mesi dopo l’ultima dose”, ha scritto il ministero della Salute su Twitter.
Nei prossimi giorni, come riportano i media, dovrebbero partire le prenotazioni per i pazienti più fragili anche in Grecia.
Quarta dose per tutti in Ungheria
In Ungheria il governo di Viktor Orban ha deciso di partire con la quarta dose per chiunque ne faccia richiesta. Sebbene l’Ungheria, rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, abbia un tasso di vaccinazione molto più basso (sono solo 6 milioni le persone che hanno ricevuto due dosi e 3,3 milioni la terza), è il primo Paese dell’Unione europea ad autorizzare la seconda dose booster per tutti.
“Chiunque, dopo essersi consultato con un medico, è nelle condizioni di ricevere una quarta dose di vaccino anti-Covid-19 può farne richiesta a partire da questa settimana”, così in una conferenza stampa il capo dello staff del premier ungherese, Gergely Gulyas ha annunciato la decisione del governo sulla dose booster.
Il governo di Budapest ha inoltre comunicato la riduzione della quarantena da 10 a 7 giorni, a 5 con un test negativo.
Israele e Cile
Attualmente nel resto del mondo solo Israele e il Cile hanno già iniziato a somministrare la quarta dose. Come riferito dall’ufficio del premier, Naftali Bennet, in Israele, in meno di due settimane, la quarta dose di vaccino è stata somministrata già a più di 500 mila over 60 con l’obiettivo di arginare l’ondata di nuovi contagi dovuta al diffondersi della variante Omicron. Stando ai dati del ministero della Sanità, Israele attualmente conta circa 260mila casi di Covid-19 attivi, di cui solo 289 reputati gravi.
Anche il Cile ha iniziato a somministrare la quarta dose in anticipo in quanto il tasso di infezione giornaliero è di 4.000 casi e potrebbe salire a 10.000 o più, come ha riferito il presidente Sebastian Pinera. Il 7 febbraio in Cile termineranno le vaccinazioni con la quarta dose per gli immunodepressi e si procederà con le somministrazioni alle persone di età superiore ai 55 anni che hanno ricevuto una terza dose almeno sei mesi fa.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/booster-aumento-vaccinazione-6910917/
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