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Ricky Martin, ritirate le accuse di abusi nei suoi confronti

Sono cadute le accuse di abusi nei confronti di Ricky Martin, suo nipote Dennis Yadiel Sanchez ha ritirato la denuncia. La soddisfazione degli avvocati.

Sono cadute le accuse di abusi nei confronti di Ricky Martin, suo nipote, Dennis Yadiel Sanchez, ha ritirato la denuncia. La soddisfazione degli avvocati.

Qualche settimana fa Ricky Martin è stato travolto dalle accuse di violenza domestica da parte di un uomo. Inizialmente si era parlato di un ex fidanzato, poi è venuto fuori che ad accusarlo era stato il nipote, il figlio della sorellastra del cantante, Vanessa. Nel corso dell’udienza presso il Tribunale di Puerto Rico, stabilita per il 21 luglio, però, il ragazzo ha ritirato la denuncia nei confronti dello zio. Il cantante, che si era sempre detto estraneo alle accuse, non andrà dunque a processo.

Ricky Martin, il nipote ritira le accuse

Ricky Martin è stato scagionato dalle accuse di abusi e stalking che gli erano state mosse nelle scorse settimane. A denunciarlo era stato Dennis Yadiel Sanchez, il nipote 21enne, il quale aveva sostenuto di aver avuto una relazione con lo zio durata 7 mesi, conclusasi due anni fa. Il ragazzo aveva asserito che lo zio, non accettando la sua decisione di chiudere il loro legame, aveva iniziato a tormentarlo chiamandolo ripetutamente e facendo anche degli appostamenti per poi tentare di incontrarlo davanti alla sua abitazione. Inoltre, Sanchez avrebbe riferito anche di un presunto consumo di stupefacenti, sostanze che avrebbero alterato l’umore dello zio facendogli perdere il controllo. Tuttavia, quanto dichiarato dal 21enne non ha trovato riscontri oggettivi.

L’udienza di giovedì 21 luglio, svoltasi presso il tribunale di Puerto Rico, alla quale Ricky Martin ha partecipato in collegamento via Zoom, si è conclusa con il ritiro delle accuse da parte di Sanchez. Ad annunciarlo, il sito di Variety che dichiarano chiuso il caso in Tribunale.

Dopo le accuse il cantante era stato raggiunto da un’ordinanza restrittiva che gli impediva temporaneamente di avvicinarsi alla presunta vittima.

Il commento di Ricky Martin

“La verità ha prevalso”, ha scritto su Instagram la popstar pubblicando la revoca dell’ordine restrittivo. Ora il cantante può dunque tirare un sospiro di sollievo. Nel suo Paese le molestie nei confronti di un familiare costituiscono un’aggravante e le pene sono molto severe, possono arrivare fino a 50 anni di reclusione.

Archiviato il caso, il cantante si è sfogato in un video indirizzato a i fan, pubblicato dal sito Tmz: “Sono davanti alle telecamere oggi perché ho bisogno di parlare per poter iniziare il mio processo di guarigione”, ha spiegato. “Per due settimane non ho potuto difendermi perché la legge mi impediva di parlare prima di essermi presentarmi davanti al giudice”, ha proseguito. “Grazie a Dio le affermazioni in questione si sono rivelate false, ma vi dirà la verità: è stato davvero doloroso. È stato devastante per me, la mia famiglia, i miei amici. Non lo auguro a nessuno”, ha aggiunto. Poi un pensiero all’accusatore: “Alla persona che affermava queste sciocchezze auguro il meglio e spero trovi aiuto, così da poter iniziare una nuova vita piena di amore, verità e gioia e che non faccia del male a nessuno”, ha detto.

“Ora la mia priorità è guarire. Come? Con la musica. Non vedo l’ora di tornare sul palco, che è ciò che so fare meglio. Grazie a tutti i miei amici, grazie ai miei fan che hanno creduto in me. Non avete idea della forza che mi avete dato con ogni singolo commento sui social. Dio vi benedica”, ha concluso Martin, per cui però i guai legali non sono finiti. Il cantante in questo periodo è infatti alle prese con un’altra vicenda giudiziaria. Il suo ex manager lo ha citato in giudizio per 3 milioni di dollari, sostenendo che Martin gli deve commissioni non pagate.

Le dichiarazioni degli avvocati

“Proprio come avevamo previsto, l’ordinanza di restrizione temporanea non è stata prorogata dalla Corte. E l’accusatore ha confermato alla corte che la sua decisione di ritirare le accuse era solo sua, senza alcuna influenza o pressione esterna. Il ragazzo è un individuo turbato che ha fatto false accuse senza assolutamente nessuna prova a sostegno. Siamo lieti che il nostro cliente abbia visto giustizia fatta e ora possa andare avanti con la sua vita e la sua carriera”, hanno dichiarato gli avvocati del cantante a udienza terminata.

Tra i legali del cantante, anche Martin Singer, uno degli avvocati piú esperti in processi di abusi e molestie sessuali. Ha difeso, tra gli altri, Charlie Sheen, Bill Cosby e il principe Andrea, e ha tra i suoi clienti anche Kim Kardashian, John Travolta, Scarlett Johansson e Jonah Hill.

“Ricky Martin, ovviamente, non è mai stato – e non sarebbe mai stato – coinvolto in alcun tipo di relazione sessuale o romantica con suo nipote – L’idea non è solo falsa, è disgustosa. Ci auguriamo tutti che questo ragazzo riceva l’aiuto di cui ha così urgente bisogno”, ha dichiarato pubblicamente Singer nei giorni antecedenti l’udienza, evidenziando che il nipote di Martin “sta lottando con profondi problemi di salute mentale”.

I disturbi mentali del ragazzo erano stati confermati anche dal fratello della popstar americana, Eric Martin.

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