A metà dicembre scade il pagamento del saldo Imu. Alcune categorie sono esonerate. Nell’articolo tutti i dettagli.
Il 16 dicembre 2020 è la data ultima per il pagamento del saldo Imu 2020. Ma non tutti hanno l’obbligo di versare il contributo. Il Decreto Ristori quater prevede, infatti, la cancellazione dell’Imu per i soggetti passivi gestori di attività, anche se non proprietari dell’immobile. Vediamo nel dettaglio le categorie interessate.
Chi deve pagare l’Imu
Devono pagare l’Imo quelle categorie che non rientrano nei criteri stabiliti dal Decreto Agosto e dal Decreto Ristori. Quindi a pagare sono i proprietari di immobili, aree fabbricabili, terreni e fabbricati, ad esclusione della prima casa. In quest’ultimo caso solo se essa non risulti abitazione di tipo signorile; abitazione in villa; castello, palazzo di eminente prego artistico o storico. A pagare sono anche i concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali e i locatari in caso di leasing.
Chi non paga per il decreto Agosto
Secondo il decreto Agosto sono stati esentati dal versamento della rata di dicembre i proprietari dei seguenti immobili: stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali; alberghi e pensioni con fine di lucro e relative pertinenze, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e dei campeggi. Inoltre, si estende il decreto anche alle pertinenze, ovvero per attività riguardanti allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; per gli immobili destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli; discoteche, sale da ballo, night-club e simili. L’unica condizione è che i proprietari siano anche gestori delle attività, ad eccezione degli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali.
Chi non paga per il decreto Ristori
Nel decreto Ristori si sono aggiunti nuovi esoneri, in particolare per gli immobili in cui si svolgono le attività imprenditoriali sospese dal Dpcm del 24 ottobre 2020. Si tratta sempre di attività legate al turismo e alla ristorazione, ma anche sport, spettacolo e cultura, che hanno ricevuto sussidi. L’esonero del versamento si applica per ogni zona, dalla gialla alla rossa. Anche in questo caso, l’agevolazione spetta a condizione che il proprietario sia gestore delle attività esercitate negli immobili interessati. All’elenco delle attività interessate dall’esonero si aggiungono quelle rientranti nei codici Ateco e individuate nel decreto Ristori bis, ma solo se in zona rossa.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/casa-chiavi-chiave-la-porta-1407562/