Ancora polemica sull’eventuale presenza di pubblico in sala a Sanremo 2021. Il ministro Franceschini dice no ai figuranti. Amadeus e Fiorello pronti a lasciare?
Sanremo 2021 continua a tenere banco. A seguito della polemica scaturita dall’ipotesi di avere il pubblico in sala durante le 5 serate della prossima edizione della kermesse canora italiana, la Rai ha deciso di ripensare il festival come uno show televisivo. Pertanto ha annunciato di essere alla ricerca di figuranti, più precisamente di coppie conviventi.
L’idea dell’azienda è quella di escludere il pubblico pagante in favore di un pubblico pagato, considerato come parte integrante dello spettacolo. Nello specifico, la Rai è alla ricerca di circa 400 figuranti da porre sotto contratto, per un Sanremo da svolgere in totale sicurezza, pensato come un evento televisivo e non come uno spettacolo teatrale. L’Ariston sarebbe dunque da considerare come uno studio televisivo e non come un teatro.
La questione, tuttavia, è finita sul tavolo del Comitato tecnico scientifico. Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, sollecitato nei giorni scorsi dall’industria discografica, ha infatti scritto agli esperti, chiedendo loro indicazioni sul “protocollo di sicurezza per artisti e maestranze”, e ribadendo che per gli spettacoli “che si svolgono nelle sale teatrali valgono le norme previste dal dpcm in vigore, che consente lo svolgimento di spettacoli in assenza di pubblico”. Il ministro ha dunque invitato il Comitato tecnico scientifico ad esprimersi “in tempo utile” sulle “necessarie indicazioni”.
Sanremo 2021, il parere del ministro Franceschini
Nell’attesa che il Cts – che dovrebbe essere orientato a ribadire il no al pubblico in sala – si pronunci, il ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, ha espresso il suo punto di vista in merito, affidandolo a Twitter.
“Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”, ha scritto.
Per il ministro dunque è fuori discussione la presenza di figuranti come pubblico nella platea dell’Ariston; non sono ammesse “eccezioni”, anche il Festival di Sanremo dovrà adeguarsi alle regole imposte dal dpcm e, dunque, “accontentarsi” di uno spettacolo senza pubblico di alcun tipo.
Secondo “voci insistenti”, il direttore artistico, nonché conduttore di Sanremo 2021, Amadeus – che ha sempre difeso l’idea di un festival con il pubblico – starebbe valutando l’ipotesi di lasciare il suo ruolo da direttore artistico e conduttore della prossima edizione della famosa kermesse musicale italiana. Come lui, anche Fiorello che, come avvenuto nella scorsa edizione del festival, anche quest’anno dovrebbe affiancare il conduttore sul palco dell’Ariston, dal 2 al 6 marzo.
Tuttavia, al momento Amadeus non ha rilasciato alcun commento. Al contrario, il suo manager, Lucio Presta, su Twitter ha tuonato: “Governo caduto, ristori non approvati, recovery in alto mare, mancanza di vaccini, economia a pezzi e vedo ministri importanti, giornalisti importanti, parlare solo di Sanremo e figuranti. Ora capisco perché un grande Paese come il nostro è a rotoli”.
Interpellato dall’Ansa, il ministro Franceschini è tornato sulla questione, dichiarando: “Io sono il primo a sperare che l’andamento dei contagi consenta di riaprire al più presto i teatri con le misure di sicurezza necessarie e sto lavorando per questo. Ma le regole vigenti valgono per tutti, dallo spettacolo più grande al teatro più piccolo”.
Cosa dice il Dpcm?
La Rai nei giorni scorsi aveva provato a mettere a tacere le polemiche affermando che l’Ariston sarà trasformato in studio televisivo. Anche ieri, in occasione della presentazione della trasmissione “Il Cantante Mascherato”, il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, ha cercato di fare chiarezza in merito: “Il Festival di Sanremo – ha detto – sarà un programma tv con tutti i protocolli previsti per un programma televisivo”. “A Sanremo – ha aggiunto – andrà in onda uno show dall’Ariston protocollato come uno show televisivo. Abbiamo lavorato da mattina a sera per questo. Lo dobbiamo al pubblico”. “Sarà un programma tv con decisione condivisa con la Prefettura di Imperia. Sanremo sarà un polo industriale televisivo come avviene a Roma e a porte chiuse. Abbiamo ultimato i protocolli condivisi e lo stiamo facendo in sicurezza. L’applicazione del dpcm garantisce il dover osservare protocolli rigidi”, ha concluso.
Ma cosa dice il dpcm sugli spettacoli televisivi e sulla presenza di comparse, figuranti e ospiti nelle trasmissioni? La risposta è sul sito del Governo: “Alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli, perché la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento coreografico o comunque strettamente funzionale alla trasmissione. Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie, nonché quelle in materia di distanziamento interpersonale sia fra il pubblico o gli ospiti, sia fra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi”. “Qualora, per ragioni di produzione, non fosse possibile garantire continuativamente la distanza interpersonale di almeno un metro tra il pubblico e il personale artistico – si legge ancora sul sito del Governo – sarebbe in ogni caso obbligatorio indossare la mascherina. Per quanto concerne le modalità lavorative del personale artistico, si rinvia ai relativi protocolli professionali e alle relative interpretazioni dei ministeri di settore”.
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