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Saturimetro gratis in farmacia: chi può richiederlo?

A partire da oggi, 11 gennaio, in 1.200 farmacie in tutta Italia è possibile richiedere un saturimetro gratis, grazie ad un’iniziativa della Società italiana di pneumologia. Vediamo insieme chi può farne richiesta.

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Saturimetro gratis in farmacia: chi può richiederlo?

A partire da oggi, 11 gennaio, in 1.200 farmacie in tutta Italia è possibile richiedere un saturimetro gratis, grazie ad un’iniziativa della Società italiana di pneumologia. Vediamo insieme chi può farne richiesta.

La Società italiana di pneumologia (Sip), in collaborazione con Federfarma, ha lanciato un’importante iniziativa volta a prevenire le complicazioni gravi legate al Covid. A partire da oggi verranno distribuiti 30 mila saturimetri gratis ai cittadini in tutta Italia.

Ad annunciarlo è stato Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato Tecnico Scientifico (Cts).

L’importanza del saturimetro

Strumento poco conosciuto prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19, il saturimetro si è rivelato fondamentale in questo periodo, in quanto consente di capire se ci sono complicazioni a livello respiratorio che richiederebbero l’intervento del personale specializzato.

Gli esperti consigliano di averne sempre uno in casa per rilevare la quantità di ossigeno nel sangue e accertare l’insorgenza di eventuali complicazioni.

Abbiamo infatti imparato, nel corso di questo anno, che l’ossigenazione del sangue è un parametro di riferimento per monitorare lo stato di avanzamento del Covid che, in casi seri, comporta difficoltà respiratorie, le quali riducono appunto il livello di ossigeno nel sangue, indice del rischio di polmonite interstiziale, grave complicanza del virus.

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Il saturimetro riporta un valore percentuale dell’emoglobina legata all’ossigeno, che in condizioni normali dovrebbe attestarsi tra il 98 e il 100%. Un livello inferiore al 94-92% potrebbe costituire un campanello d’allarme che, dunque, non va sottovalutato. In questo caso, infatti, è bene consultare il proprio medico per valutare se è necessario un controllo in ospedale.

Ed è proprio al fine di fare prevenzione che, a partire da oggi, lunedì 11 gennaio, saranno distribuiti saturimetri a titolo gratuito in circa 1.200 farmacie.

Come spiegato da Richeldi, il progetto nasce “dall’esigenza di far conoscere questo dispositivo, che serve a misurare il grado di ossigenazione del sangue e che può essere un ‘alleato prezioso per prevenire le complicanze gravi da Covid”.

Il presidente Sip ha sottolineato l’importanza del saturimetro, che, dice, “dovrebbe essere presente nelle nostre case quasi come se fosse un secondo ‘termometro”. Richeldi ha chiarito che i primi saturimetri sono stati acquistati grazie alle donazioni fatte alla Sip e Federfarma si occuperà della distribuzione sul territorio. L’obiettivo è distribuirli nell’arco di 1-2 mesi.

Saturimetro gratis: chi può farne richiesta?

L’iniziativa è rivolta a tutti quei nuclei familiari all’interno dei quali ci sono persone affette da patologie respiratorie.

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La prevenzione è fondamentale per chi soffre di queste patologie ed è piú esposto ai rischi legati al contagio da Covid, ma anche per chi, per un fattore di età o per altre malattie pregresse, correrebbe maggior rischio di incappare in complicanze in caso di contagio.

Gran parte dei soggetti con malattie respiratorie, ha spiegato Richeldi, “sono a rischio più alto di complicanze gravi se infettati dal nuovo coronavirus Sars-Cov-2”.

Inoltre, ha sottolineato, il saturimetro è fondamentale anche per individuare i pazienti che necessitano di ricovero in ospedale: “Se il valore segnalato è sotto il 92% va avvertito subito il medico e si può rendere necessario il ricovero. Così anche per il medico è più facile monitorare i pazienti”, ha affermato il presidente Sip.

Anche in assenza di problemi respiratori è consigliato di monitorare le proprie condizioni con il saturimetro, per “evitare ricoveri inutili”.

Da oggi, dunque, come esplicato da Richeldi, le famiglie al cui interno c’è almeno un membro affetto da patologie respiratorie potranno recarsi in farmacia e richiedere gratuitamente un saturimetro. Tuttavia, all’iniziativa hanno aderito solamente 1.200 farmacie in tutta Italia e i saturimetri a disposizione sono soltanto 30 mila.

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Ad ogni modo, ricorda Richeldi, c’è la possibilità, per chi ne avesse bisogno, di andare in farmacia per un test gratuito del livello di ossigeno nel sangue.

Le parole del presidente di Federfarma

Anche il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ha parlato dell’iniziativa, affermando che si “punta ad educare i cittadini sull’importanza dell’utilizzo del saturimetro, ancora poco conosciuto”. “La dotazione che abbiamo è di 30mila apparecchi, circa 22 per ognuna delle 1.200 farmacie impegnate nella campagna, ma speriamo di poterne avere ancora in seguito”, ha aggiunto.

Cossolo ha infine chiarito che “il dispositivo verrà distribuito in questa fase principalmente a pazienti con asma e bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva, ndr), che in Italia in totale rappresentano circa 1 milione di persone”.

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12 Comments

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  1. Giovanni

    14 Gennaio 2021 at 14:18

    una iniziativa molto positiva

  2. paolo stefano porcella

    13 Gennaio 2021 at 17:09

    ottima iniziativa

  3. Michele Doto

    12 Gennaio 2021 at 19:18

    Buona idea complimenti bravo.

  4. Giuseppe

    12 Gennaio 2021 at 14:56

    Ottima iniziativa. Io purtroppo 3 anni fa’ ho avuto una broncopolmonite bilaterale e ho provveduto ad acquistarlo alla modica somma di € 65,00,per un attrezzino così utile è una esagerazione.

  5. Riccardo

    12 Gennaio 2021 at 13:44

    Sarebbe utile avere l’elenco delle farmacie che aderiscono all’iniziativa.

  6. Anna di Corrado

    12 Gennaio 2021 at 11:33

    Se si ha una saturazione che balla tra 94 e 95 si può stare tranquilli? Io ho avuto negli anni passati polmoniti e comunque ho sempre il raffreddore tutto l’anno. Grazie e cordiali saluti

  7. Domenico Caiafa

    12 Gennaio 2021 at 11:07

    Io abito in un paesino della provincia di Pesaro & Urbino. Finora, 3 farmacie, più la farmacia dell’ospedale, mi hanno risposto che non ne sanno ancora niente della distribuzione dei saturimetri!

  8. Nicola Di Geronimo

    12 Gennaio 2021 at 11:00

    Buon giorno dott. COSSOLO, mi chiamo Nicola Di Geronimo la mia primogenita è nata con la spina bifida ,ha compiuto 30 anni ad ottobre 2020,si muove con la sedia a rotelle ed è autonoma .Le scrivo per chiederle se potevo fare richiesta, alla farmacia del paese ,del saturimetro gratis e come ,eventualmente, procedere per la richiesta.Le auguro un buon lavoro e cordialmente la saluto.Nicola Di Geronimo

  9. carlo

    12 Gennaio 2021 at 10:33

    NON SEMPRE FUNZIONANO BENE. NE HO DUE E I VALORI SONO DIVERSI .INOLTRE I VALORI CONSIDERATI NORMALI SONO PRESCRITTI DIVERSAMENTE ( PER ALCUNI 94% E’ NORMALE) . LA DURATA DELLA MISURAZIONE NON E’ SCRITTA DA NESSUNA PARTE. SAREBBE OPPORTUNO DARE INDICAZIONI PRECISE ED UNIVOCHE AL FINE DI EVITARE INUTILI ALLARMISMI. G.CARLO.

  10. Roberto Iglio

    12 Gennaio 2021 at 10:00

    E’ una iniziativa da incoraggiare perche’ il costo dei saturimetri non e’ accessibile a tutti,propongo che le aziende produttrici contengano i loro guadagni abbassando i prezzi.

  11. Salvatore Bruno

    12 Gennaio 2021 at 07:55

    Ottima iniziativa, andrebbe estesa anche alle fasce di età over 65 o al massimo over 70

    • Domenico Antonio Angelastro

      12 Gennaio 2021 at 10:16

      Congratulazione ai Sig. Luca Richelli e Marco Cossolo per questa bellissma iniziativa,
      complimente.

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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